(AdnKronos) – Il numero uno della Samp passa poi a parlare di Eto’o. “Vado a Londra per parlare di Muriel con Pozzo e mentre lo aspettavo in albergo mi sono stufato, sono uscito e il mio collaboratore Romei mi ha detto: guarda, c’e’ Eto’o. Io mi sono confuso e ho abbracciato un ragazzo di colore, ma era un cameriere. Il mio vero soprannome è ‘mission impossible’, l’idea era quella di portare un grande giocatore avendo una squadra molto giovane, uno che potesse dare degli stimoli”.
“Sogno nel cassetto? C’è un giornale inglese che dice che a Messi piacciono i colori della Samp. Io ho portato dei campioni perché voglio vincere, abbiamo ancora due acquisti da fare per fare la Samp ancora più grande. Sto facendo una campagna per portare le persone allo stadio. Sono arrivato e vorrei imitare i miei predecessori ringraziando Garrone che mi ha lasciato una grande società e Mantovani”.
Infine il Ferrero pensiero su come vivere il calcio: “C’è un calcio troppo parlato e urlato. Lasciamo stare gli arbitri e pensiamo di portare la gente allo stadio”. E sulla crisi del Milan aggiunge: “E’ un momento di cambiamento con il presidente che adesso piano piano tornerà a fare il Milan di sempre. Noi siamo cresciuti con Juve, Inter e Milan, poi ora col Napoli. E’ un errore, ci sono altre squadre che giocano molto bene come Empoli, Sassuolo e Sampdoria”.