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Calcio: Mancini, Frosinone? Non esistono gare facili

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Milano, 21 nov. (AdnKronos) – “Si pensa che sia semplice giocare gare del genere, ma il Frosinone è una buona squadra. Ha dimostrato di poter fare bene in trasferta. Non sarà un match scontato. Nel calcio di oggi non esistono gare facili”. Il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, mette in guardia i suoi dalle insidie rappresentate dalla sfida con il Frosinone. L’allenatore nerazzurro si sbilancia anche su qualche nome della formazione di domani. “Per me è più difficile, devo valutare i reduci dalle Nazionale. Ne dico 3-4: Handanovic, Kondogbia, Nagatomo e Felipe Melo. Perché la coppia Jovetic-Icardi fa fatica? Devono prima giocare insieme, per poi conoscerci meglio e cercarsi in continuazione. Giocano insieme da poco tempo, hanno margini per migliorare. La difesa può essere solida anche giocando con loro due. Devono solo conoscerci giocando insieme. Hanno fatto solo 6-7 partite, ci vuole tempo. Ma noi aspettiamo tanti gol da entrambi. Domani giocheranno insieme? Da qui alla 38esima giocheranno insieme…Non saprei, vediamo”.
Il tecnico di Jesi parla anche di scudetto. “Ci sono tante squadre in alto in classifica, ognuna può esserci in questa lotta. La gara di domani è da prendere bene e abbiamo bisogno di un grande pubblico in casa. Poi penseremo alla gara di Napoli che sarà molto importante, ma bisogna passare da questa. Cosa manca per convincere gli scettici? Noi dobbiamo convincere noi stessi, continuando a lavorare bene e migliorare le lacune che abbiamo. Se noi riusciremo ad avere più confidenza avremo maggior fiducia. Poi se alla 25a giornata dovessimo essere davanti ce la giocheremmo”. Ad ogni modo secondo Mancini il primo posto dell’Inter rispecchia il valore della rosa. “Come posizione abbiamo fatto qualcosa in più, ma ci manca ancora qualcosa. Dobbiamo cercare di essere più bravi in fase realizzativa, fare più gol, poi per il resto la squadra è abbastanza solida, tutti stanno facendo il loro dovere. Dobbiamo fare quelle due o tre cose che ci permettono di restare dove siamo”.