Home Attualità Calcio: Raiola sfida Blatter, Fifa è sistema chiuso e non democratico (2)

Calcio: Raiola sfida Blatter, Fifa è sistema chiuso e non democratico (2)

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(AdnKronos) – Il noto procuratore non intende comunque lasciare il suo lavoro. “No, assolutamente. Il primo giorno lavorativo alla Fifa, tolto il presidente esecutivo, potrò inserire dei professionisti. Conflitto di interessi? Se sarò eletto, farei una scelta e lo risolverò. Io voglio cambiare la Fifa e portarla ad un livello moderno, trasparente, democratico, che veramente ritrovi la sua funzione. Io non sono riuscito a capire quale sia il l’obbiettivo e la funzione della Fifa, è più una macchina per fare soldi che altre cose. Dobbiamo tornare a dare alla federazione i propri poteri e la Fifa deve promuovere il calcio nel mondo e portare idee innovative”.
Raiola non concorda neanche con i metodi di assegnazione dei Mondiali di calcio o di altre manifestazioni. “Non sono d’accordo di fare in un paese povero o ricco, una festa in casa loro senza dover pagare niente. Farei una partnership. Anche i Mondiali, andare a farli in Africa o anche in Brasile e dire ad un paese: ‘voi fatte tutti gli investimenti’, e noi ci prendiamo tutti i guadagni e andiamo in Svizzera dove non paghiamo le tasse nel paese dove siamo e non facciamo nulla per la popolazione, non credo sia un atteggiamento normale di questi tempi”.
Atteggiamento duro anche sulla corruzione interna alla Fifa. “C’è una federazione che dice: ‘non siamo corrotti’, ed ha una commissione anticorruzione che li controlla, che lo controlla, e poi litigano tra di loro perché il rapporto non può essere reso pubblico. Questo dice tutto sul sistema, non c’è bisogno di Raiola per capire che il sistema non può più andare avanti così. Fare il presidente della Fifa dovrebbe essere un onore, non lo si dovrebbe fare per soldi o per potere. Lui è un drogato di potere, l’unica cosa che dovrebbe fare per dimostrare che vuole bene alla Fifa, è dimettersi”, sostiene Raiola parlando di Blatter. Infine sulla tecnologia dice: “ognuno deve avere il diritto di organizzarsi come vuole il suo campionato, non dovrebbe dipendere dalla Fifa. Il presidente della Fifa non deve decidere la posizione per tutti, ma andrebbe lasciato spazio alle singole federazioni”.