Home Nazionale Calcio: Rummenigge, attuale accordo sui diritti tv penalizza Bayern Monaco

Calcio: Rummenigge, attuale accordo sui diritti tv penalizza Bayern Monaco

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Berlino, 27 nov. – (AdnKronos/Dpa) – Karl Heinz Rummenigge, presidente del consiglio di vigilanza del Bayern Monaco, ha avuto una serie di colloqui con i membri dell’Autorità antitrust tedesca con l’obiettivo di raccogliere maggiori proventi dai diritti televisivi al fine di mantenere il club tedesco competitivo sul mercato internazionale. “Sono incontri nei quali ho cercato di capire cosa potrebbe essere possibile per il bene del Bayern Monaco, in particolare per quanto riguarda internet e i diritti delle partite internazionali”, ha dichiarato Rummenigge al “Süddeutsche Zeitung”. L’amministratore delegato della squadra campione di Germania chiede che i club abbiano maggiore libertà nella commercializzazione dei diritti tv, pur non rinunciando alla gestione centralizzata dei diritti che fa capo alla Federcalcio tedesca.
L’attuale accordo tv, della durata di quattro anni, termina nel 2017 e ha un valore di 2,5 miliardi di euro. In questa stagione sono stati distribuiti 850 milioni tra i club di Bundesliga (680 milioni) e di seconda divisione (170 milioni). I ricavi del Bayern Monaco si aggirano intorno ai 50 milioni a stagione, di gran lunga inferiori rispetto a quelli delle squadre più forti del campionato inglese e di quello spagnolo. La presidenza del club che guida l’attuale classifica della Bundesliga è convinta di poter quadruplicare i ricavi, portandoli a 200 milioni di euro a stagione.
“Dobbiamo mantenere la Bundesliga al vertice della scena internazionale. Continuando così rischiamo di rendere sempre meno competitivo il calcio tedesco”, ha sottolineato Rummenigge. In Inghilterra vige la gestione centralizzata dei diritti tv ma i numeri della Premier League sono molto più alti rispetto a quelli del campionato tedesco: il nuovo accordo triennale che entrerà in vigore dal 2016 vale circa 7 miliardi di euro complessivi. In Spagna, invece, i club sono liberi di gestire singolarmente le contrattazioni relative alla cessione dei propri diritti televisivi.