Parigi, 19 feb. (AdnKronos) – “Queste persone, questi tifosi inglesi, devono essere trovate, punite e rinchiuse. Ciò che è successo non deve rimanere impunito”. A parlare è l’uomo di colore a cui due giorni fa, prima della sfida di Champions a Parigi fra il Psg e il Chelsea, è stato impedito da alcuni tifosi inglesi razzisti di salire sulla metropolitana. Si chiama Souleymane S. e ha 33 anni, è nato a Parigi ed è sposato con tre figli. Lavora come manager in un’azienda nei pressi della stazione della metro di Richelieu-Drouot, dove è avvenuto l’episodio incriminato.
Ed è proprio lì che un cronista del quotidiano Le Parisien lo ha rintracciato, facendosi raccontare la sua versione dei fatti e il suo stato d’animo. Souleymane ha spiegato di avere perso il telefonino nell’alterco con i tifosi del Chelsea e di non avere ancora visto il video che ieri ha fatto il giro del web.
“Mi hanno detto delle cose in inglese ma non ho capito, io non parlo una parola di inglese. Ho capito che erano tifosi del Chelsea e l’ho collegato alla partita con il Psg. Ho anche capito che mi attaccavano per il colore della mia pelle. Io convivo con il razzismo e non sono stato veramente sorpreso da quello che mi è successo, anche se è stata la prima volta in metropolitana”, ha affermato Souleymane.