Home Nazionale Callipo (Confsal Salfi), disputa delegittima agenzie e ringalluzzisce partito evasori

Callipo (Confsal Salfi), disputa delegittima agenzie e ringalluzzisce partito evasori

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Roma, 30 ott. (Labitalia) – “Una tensione dialettica relazionale grave, acuta, pubblica, una disputa di attribuzioni che sfiora i conflitti istituzionali ai massimi livelli e che influenza gli equilibri di qualsiasi governo ma che, soprattutto, delegittima le agenzie fiscali, ne mina il prestigio, la credibilità e la mission, con ricadute inimmaginabili nel tempo sulla tenuta di un sistema che in Italia dovrebbe contrastare efficacemente un fenomeno evasivo che raggiunge diversi punti di Pil”. Con queste parole Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, è tornato sulla questione dell’Agenzia delle entrate, intervenendo al Consiglio generale della Confsal.
Per Callipo, si tratta di “una crisi di sistema che, se da un lato priva i funzionari e la dirigenza di serenità, immagine, prestigio e prospettive, dall’altro disorienta i contribuenti onesti e ringalluzzisce il partito degli evasori, che non trascura alcuna crisi istituzionale e di sistema per delegittimare e paralizzare la macchina amministrativa più strategica del paese, consentendo poi alla malsana politica di invocare sanatorie, condono, et similia”.
“Quando alla iniquità della normativa fiscale e alla alta percentuale di tassazione e al dilapidamento delle risorse si aggiunge anche una macchina amministrativa fiscale sterilizzata, terreno di scontri di potere, ebbene allora la misura è colma, con la conseguenza di penalizzare al massimo i contribuenti onesti”, ha avvertito.
Callipo ha parlato di situazione che “ha del grottesco, poco compresa all’esterno e poco edificante per i contribuenti, oltre che per chi vi lavora, ma alla quale occorre e subito fornire reazioni e risposte, anche istituzionali”.
Per il Confsal Salfi, “è auspicabile, per l’indipendenza operativa e di giudizio dei lavoratori, che le Agenzie siano separate dal Tesoro e siano rivisitate con modelli meno pubblicistici, onde godere di maggiore autonomia gestionale e finanziaria, all’interno tuttavia di una governance parlamentare e governativa sana e rispettosa dei principi costituzionali esistenti sulla materia”.
“Un modello, quello agenziale, che ha in sè garanzie e presupposti – ha assicurato Callipo – per reggere nel tempo, essere esportato, sortire maggiori efficienze operative, ma che purtroppo nel tempo è stato, e dal politico e dal management di turno, gestito talvolta con arroganza, con prassi scorrette, con eccessiva autoreferenzialità e autarchia, senza anticorpi e con un’assenza grave di sane relazioni sindacali”.