Home Nazionale Camera: Di Maio, ok rimborsi ai partiti vergogna, pronta diffida

Camera: Di Maio, ok rimborsi ai partiti vergogna, pronta diffida

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Roma, 9 dic. (AdnKronos) – “Abbiamo abbandonato l’ufficio di presidenza perché riteniamo assurdo e umiliante la ratifica di una legge che elude i controlli sui partiti. Abbiamo chiesto il parere dell’avvocatura dello Stato ma ci è stata negata. Abbiamo chiesto di far mancare il numero legale ma nessuno ci ha seguito”. Così il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, lasciando l’ufficio di presidenza di Montecitorio che ha appenta dato il via libera ai rimborsi elettorali ai partiti per il 2015.
Il grillino torna a puntare il dito sulla legge Boccadutri, “la più ignobile di questa legislatura – accusa – votata dalla Camera e del Senato in un sol giorno, con tempi record che dimostrano che, quando vuole, il bicameralismo funziona eccome. Il bonifico ai partiti partirà nelle prossime 24 ore, ma noi faremo una diffida alla Camera”, annuncia dunque Di Maio dopo aver ricordato che il M5S ha rinunciato al ‘tesoretto’ di 42 milioni di euro di finanziamento pubblico.
“Penso ci sarà una Boccadutri bis – aggiunge poi – perché la commissione chiamata a vigilare non è stata messa nelle condizioni di fare il proprio lavoro”. Per i 5 Stelle si tratta “di una legge incostituzionale perché prevede la retroattività su controlli e misure. Quanti imprenditori vorrebbero la retroattività per non pagare, ad esempio, cartelle esattoriali ingiuste, ma a loro ogni possibilità di questo tipo è negata”.

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