Roma, 8 ott. (AdnKronos) – Una volta militavano nello stesso partito e nello stesso gruppo parlamentare. Ora c’è chi non vuole stare seduto vicino all’ex alleato nell’aula di Montecitorio. I divorzi, in politica, portano anche a querelle logistiche. Come quella che ha visto oggi, l’un contro l’altro (verbalmente) armati due Ignazi del centrodestra: l’ex ministro La Russa, già esponente di punta del Pdl ed oggi con Fratelli d’Italia, e il deputato di Ala, ex Forza Italia, Abrignani.
A dirigere i lavori d’aula è il vice presidente Simone Baldelli, al quale La Russa si rivolge per chiedere, bonariamente, che venga ‘cambiato banco’ agli alleati di ieri e avversari di oggi, di Ncd e Ala (che chiama ‘verdiniani’) che, dice l’ex ministro, “circondano” i parlamentari di Fdi-An sulla parte destra dell’emiciclo e che invece “starebbero meglio più vicini ai banchi della sinistra…”. Baldelli assicura che si farà latore di questa richiesta ai Questori della Camera, “competenti in materia”.
Subito dopo chiede la parola Abrignani: “innanzitutto -precisa, anche se con il sorriso sulle labbra- non ci chiamiamo ‘verdiniani’ ma siamo esponenti di Alleanza liberalpopolare-Autonomie. E poi, forse l’onorevole La Russa era un po’ distratto quando oggi sul Def abbiamo votato in dissenso dal governo. In ogni caso, se proprio dobbiamo cambiare di posto, quello giusto è al centro…”.