Baku, 22 giu. – (Adnkronos) – Una coppia d’oro nello sport e nella vita, anche se non amano le definizioni. Sono Petra Zublasing e Niccolò Campriani che hanno vinto insieme la medaglia d’oro nel tiro a segno ai Giochi Europei di Baku, in una gara piena di emozioni e di capacita’ di concentrazione, di mira e di saper superare, questa volta insieme, le difficoltà.
“Coppia d’oro? Non ci definiamo, abbiamo due caratteri molto individuali, separati, ci troviamo a stare assieme ma abbiamo una vita molto individuale, ognuno cerca di fare quello che piace e se poi vanno d’accordo le strade si sta assieme”, ha detto Petra, che con Niccolò hanno regalato all’Italia la sesta medaglia d’oro a questi Giochi. Una storia bellissima, che hanno saputo vivere con spensieratezza, in una gara vinta in rimonta.
“E’ molto difficile quando ti danno così poco tempo per prepararti. Lui ha fatto solo un tiro di prova, io tre ma un po’ così infatti sono partita un po’ larga però mano mano ho preso sicurezza ed è andata meglio”, ha raccontato serafica Petra a fine gara, accaldata ma contenta.
“Riassumendo, meno male che c’è Petra -ha aggiunto Niccolo’-. In qualifica ho dato una mano io, poi in semifinale e finale, quando c’era da tirar fuori il carattere Petra è stata molto molto brava. A noi piace l’idea della gara a squadre, in questo caso a coppie, allo stesso tempo era un test, una gara ancora sperimentale, bisogna mettere a posto le regole perché un minuto e mezzo per prepararsi è troppo poco e una finale di nove colpi non c’è proprio la distanza per far capire chi è più bravo, succede veramente di tutto. Una gara a coppie è davvero una cosa particolare, non è da tutti poter dire di aver vinto una medaglia d’oro con la propria fidanzata, al di là dell’oro è stata una giornata molto particolare che ricorderemo”, ha proseguito Campriani.
La medaglia dei Giochi Europei, nella carabina 10 metri mista, è quel titolo da mettere in bacheca per continuare a inseguire la perfezione. I due azzurri hanno strappato la vittoria alla coppia danese in una prova che si è trasformata in un inseguimento coronato dal trionfo: 5-4 con la standing ovation dello Shooting Centre di Baku: in piedi, tutti, mentre Niccolò regala un buffetto colmo d’affetto a Petra. Sorridono, si abbracciano.
Nelle qualificazioni avevano chiuso con 519.8, vincendo successivamente la semifinale con 249.4. Sul 3-1 Petra si è messa a ridere: “Non riuscivo a metterli dentro – un po’ di sarcasmo che ti fa dire, ‘dai, puoi far meglio’, un modo per lasciar andare le tensioni senza fare un gesto brutto. Infatti dopo ho gestito un po’ meglio, e poi abbiamo fatto la rimonta. Per noi l’inizio era più difficile, invece per loro è stata la fine quando hanno sentito la pressione mentre noi abbiamo retto bene”.
Alla fine della gara non e’ pero’ arrivato il bacio. “No, no, ormai lo conosco bene, lui è un pò timido. Già che ci prendiamo per mano è tanto”, ha svelato Petra. “Dai, il bacio tutti sudati non era il massimo. Certe cose devono rimanere separate”, ha risposto Nicccolo’. Appena terminata la gara e’ arrivata la telefonata del presidente del Coni, Gioovanni Malagò. “Ci ha detto che era molto orgoglioso di noi, che lo abbiamo impressionato e se ci saranno le Olimpiadi a Roma fara’ di tutto per far inserire questa come disciplina olimpica”, ha svelato la Zublasing.
“Così se abbiamo problemi di coppia, avremo dei terapeuti -ha aggiunto con ironia Campriani-. Il Coni farà di tutto per farci vincere. Se non siamo più coppia sarà un macello…Ma non ci sono problemi di questo tipo”. La coppia d’oro azzurra non e’ la prima. Tornando indietro nel tempo ci sono Gianni Lonzi, oro con il Settebello a Roma ’60, e Antonella Ragno oro a Monaco ’72 e bronzo a Roma ’60 nel fioretto, considerata la prima coppia d’oro azzurra. Senza dimenticare la coppia della scherma, con Andrea Borella, oro a Los Angeles ’84 e Francesca Bortolozzi, oro a Barcellona ’92 nel fioretto.