Home Nazionale Carceri: Pagano, cibo ‘fai da te’?, intento condivisibile ma impraticabile (2)

Carceri: Pagano, cibo ‘fai da te’?, intento condivisibile ma impraticabile (2)

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(AdnKronos) – La problematica, comunque, esiste. Ma “3,80 euro al giorno sono veramente pochi perchè ciascuno provveda alle necessità nutritive da sè. E poi, nell’immediato, avremmo altri effetti negativi legati soprattutto ai posti di lavoro. In molte carceri -aggiunge ancora Pagano- sono gli stessi detenuti che, pagati dall’amministrazione, svolgono lavori legati ad attività domestiche come i pasti. Si perderebbero posti di lavoro preziosi”.
“Piuttosto -dice Luigi Pagano- soprattutto con più risorse, si spera di realizzare cucine di reparto come già esistono in varie carceri come Bollate e di promuovere corsi di formazione, con l’ausilio delle Regioni, per qualificare i detenuti che svolgono questi lavori. L’intenzione è di dotare i nuovi istituti di cucine e di ‘legarle’ alla formazione professionale. E di utilizzare magari alimenti coltivati nelle stesse carceri o di utilizzare prodotti tramite protocolli, ad esempio, con Confagricoltura”.
L’obiettivo, conclude Pagano “è migliorare progressivamente tutti gli istituti soprattutto laddove si può lavorare a medio e lungo termine. L’intento descritto da questa detenuta è condivisibile ma l’idea in sè potrebbe essere avventata. Migliorando le condizioni delle carceri si arriverà a risparmiare e a migliorare la qualità generale della detenzione di cui sicuramente le condizioni legate al vitto sono importanti”.