Home Nazionale Casa: affitti a prezzi stabili nel terzo trimestre, cresce Torino, perde quota Roma

Casa: affitti a prezzi stabili nel terzo trimestre, cresce Torino, perde quota Roma

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Milano, 22 ott. – (AdnKronos) – Andamento piatto dei prezzi delle locazioni in Italia nel terzo trimestre del 2015, dove la richiesta media dei proprietari è stabilmente ferma a 8,5 euro mensili da un anno a questa parte. Dopo l’estate l’ufficio studi Idealista, il portale immobiliare che ha analizzato i dati di 56.184 annunci immobiliari pubblicati, ha rilevato una leggera flessione dei canoni nell’ordine dello 0,4%. Uno sguardo d’insieme sulla dinamica dei prezzi nelle diverse aree del Paese restituisce la mappa di un mercato degli affitti polarizzato, con zone dove i prezzi salgono e zone dove i prezzi continuano a scendere. La domanda si mantiene particolarmente viva in città come Milano, Torino, Firenze e Roma, forti dei primi segnali di ripresa dell’occupazione, le altre città non dimostrano lo stesso dinamismo.
In un quadro prevalentemente ribassista, 7 macro aree su 20 chiudono i mesi estivi con uno scarto positivo. La Liguria (5,9%) segna il rialzo più deciso, seguita da Puglia (3,3%) e Calabria (3,8%). All’opposto la performance peggiore spetta alla Campania (-8,3%), che precede Veneto (-7,7%) e Lombardia (-6,2%). Sul fronte dei prezzi regionali, il Lazio è stabile al top dei rendimenti da locazione con 11,3 euro a metro quadro, seguito da Lombardia (11 euro) e Toscana (9,2 euro). I valori più bassi d’Italia si trovano in Molise (4,7), Calabria (4,9 euro) e Basilicata (5,4 euro).
La situazione a livello provinciale si presenta in sostanziale equilibrio tra aree che salgono (38) e le aree che scendono (42). Variazioni più ampie caratterizzano questi mercati, come testimoniano gl’incrementi a due cifre di Lucca (10,4%) e, all’opposto, i tonfi delle province di Napoli (-15,7%) e Venezia (-10,8%). Nel ranking delle province più care, Milano (13,5 euro al metro quadro) si conferma in testa, seguita da Roma (12,3 euro), mentre Venezia (11,4 euro) scende in graduatoria dopo il tonfo registrato nel trimestre appena trascorso. Guardando alla parte bassa della tabella, Avellino è fanalino di coda con 3,9 euro, precedendo Isernia a Caltanissetta, entrambe con una media di 4 euro.