Home Nazionale Centrodestra: giovani lombardi, per dopo Berlusconi serve voglia di svecchiare (2)

Centrodestra: giovani lombardi, per dopo Berlusconi serve voglia di svecchiare (2)

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(AdnKronos) – Per ripartire, spiega Mardegan, “bisogna smetterla di dire che non c’è nessun leader e bisogna guardare a Salvini e a tutte le diverse realtà: la Lega è l’ultimo dei partiti strutturati, ora bisogna dare la possibilità alla gente di scegliere con le primarie i propri rappresentanti”. Vale per la politica nazionale, ma anche per le amministrative del 2016, definite una “occasione unica” per il centrodestra: “Saranno i milanesi – dice Mardegan – a riscattare i dirigenti, ma tutti devono essere più umili: bisogna smetterla di limitarsi a fare un’opposizione da quattro soldi”.
Secondo Sardone “non importa” chi sarà a guidare il centrodestra, quello che conta è che “lo faccia chi ha più possibilità di vincere: se il nome è condiviso – sottolinea – non è necessario nemmeno fare le primarie, se non quelle delle idee”. Un nome non ce l’ha e definisce “fantapolitica” quella fatta da chi propone lei come candidato della coalizione. Il vero sogno è “tenere tutti uniti come è successo con Giovanni Toti in Liguria e trovare qualcuno che ami davvero Milano”. Sembra l’identikit di Salvini che andrebbe “bene se fosse il candidato di tutta la coalizione”.
Mognaschi, che non è milanese, non si stupisce delle aperture perché, dice, “Berlusconi ha fatto il suo tempo e Matteo (Salvini, ndr) è capace di andare a prendere i voti anche a sinistra e sa aggregare: di fatto è già lui il leader”. Con queste elezioni regionali e con le prossime amministrative, “la Lega, che è il primo partito di area, può diventare ancora più forte, anche grazie alle politiche in Europa e all’amicizia con Vladimir Putin”. Per questo, è quasi inutile discutere di leadership: “Mi dispiace per gli altri – conclude – ma quello nuovo ce l’abbiamo noi”.