Home Nazionale Champagne sulla presidenza Fifa: “Ricandidarmi? Non ho deciso, ma non escludo nulla”

Champagne sulla presidenza Fifa: “Ricandidarmi? Non ho deciso, ma non escludo nulla”

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Roma, 12 giu. (AdnKronos) – “Se mi ricandiderò alla presidenza della Fifa? In questo momento sto riflettendo molto su questo. Non ho ancora deciso, perché avete visto che una volta che Blatter si è dimesso sono fioccate le candidature”. Lo ha dichiarato Jerome Champagne, ex dirigente della Fifa ed ex candidato alla presidenza della Fifa, in una intervista a SkyTg24. “Secondo me ci vuole un vero dibattito, innanzitutto su due punti: non possiamo continuare con le disuguaglianze nel calcio, non possiamo permetterci di vedere che il Brasile ogni anno perde 1000 giocatori, quando il calcio in Brasile è al collasso. Non possiamo permetterci di vedere l’Africa che perde i suoi talenti per le squadre Europee che all’Africa non danno nulla indietro. E il secondo punto che vorrei portare avanti è che il calcio oggi non è più il G7 ma è un G20 e dunque la Fifa deve restare G20”.
“Quindi osservo la situazione e non vedo molti candidati capaci di incarnare una visione universale e allo stesso tempo riformista, una visione che guardi a tutto il mondo e non solo all’interesse di alcuni e io non sono legato a nessun interesse. Quindi possiamo dire che non ho ancora deciso ma non escludo nulla. Un discorso questo di candidatura? Staremo a vedere”, ha proseguito l’ex dirigente Fifa.
Champagne si è poi detto sorpreso delle dimissioni del numero uno della Fifa Seppe Blatter. “Sono rimasto sorpreso quando ho saputo delle dimissioni di Blatter ma anche dispiaciuto, perché non penso che sia una uscita di scena che merita, ma ho ancora delle speranze perché questa crisi mostra chiaramente che la Fifa ha dei problemi sistemici. La Fifa è una associazione di federazioni nazionali, 209 tra cui la Figc, e il potere della Fifa è in mano alle confederazioni, e siamo stati un po’ troppo rapidi a condannare la Fifa per dei comportamenti criminali delle Confederazioni”.
Sulle mazzette che avrebbe pagato il Sudafrica per i mondiali, ha poi aggiunto: “In una dittatura una persona è colpevole fin quando non riesce a dimostrare di essere innocente, ma in una democrazia come quella per cui nostri avi si sono battuti, si è innocenti fino a prova contraria, quindi non affrettiamo i tempi e facciamo lavorare gli inquirenti e poi vedremo, io non ho nessun timore. Se io ho mai preso mazzette? Mai. Per avere dei corrotti bisogna avere dei corruttori e i corruttori vanno verso le persone che sanno di poter corrompere. Mi hanno offerto una volta un week-end con la mia famiglia, ma se uno dice no una volta nessuno glielo chiederà più”. Infine sulla vendita Diritti tv ha sottolineato: “Sono a favore di una apertura totale anche perché il mercato mostra che se si fanno delle aste aperte normalmente si ricavano anche più soldi”.