Chicago, 25 feb. (AdnKronos/Washington Post) – Il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, ex capo dello staff di Barack Obama, non è riuscito ad ottenere la riconferma al primo turno delle elezioni e dovrà affrontare al ballottaggio il liberal Jesus “Chuy” Garcia in una gara che s’inserisce nello scontro in atto sul futuro del partito democratico. Praticamente sconosciuto quando si è candidato, Garcia ha ottenuto il 34% dei voti accusando Emmanuel di schierarsi con i più ricchi. E non ha risparmiato attacchi anche ad Obama e Hillary Clinton, mostrandosi vicino alla senatrice Elizabeth Warren, principale esponente dell’ala più progressista dei democratici.
Emanuel ha ottenuto solo il 46% malgrado il forte sostegno di Obama e le ingenti somme spese in campagna elettorale. Il risultato è un duro colpo per l’ala del partito democratico più vicina all’establishment e rappresenta una temporanea vittoria per gli attivisti liberal che hanno sostenuto Garcia, definito dal Washington Post “un economista populista”.
Un colpo ancora più bruciante se si considera che Chicago è la città di Obama, quella dove è cresciuto politicamente. Fra i sostenitori di Garcia vi è il sindacato degli insegnanti, che non ha perdonato ad Emmanuel la chiusura di 50 scuole elementari per risanare il deficit di bilancio.
Il ballottaggio è fissato al 7 aprile. La sfida si giocherà sulla capacità di mobilitare l’elettorato, dopo un primo turno dove l’affluenza è stata molto bassa. I dati non sono ancora definitivi, ma avrebbe votato solo il 34% degli aventi diritto, contro il 42% dell’ultima volta. Ora bisognerà vedere se Obama tornerà in città per sostenere il sindaco uscente al ballottaggio, nella speranza di far breccia nell’elettorato afroamericano che nel 2011 aveva votato per Emanuel.