Madonna di Campiglio, 25 mag. (AdnKronos) – “Il Mortirolo è una salita leggendaria, è durissima, e se stai poco bene può fare veramente male. Domani vedremo come gestirci con tutta la squadra, ma non c’è solo il Mortirolo, c’è il Tonale, Madonna di Campiglio, tante salite. L’ho fatto solo una volta da quel versante in allenamento, mai in corsa. E poi c’è l’incognita che viene dopo il giorno di riposo. È una salita lunga e durissima”. Il ciclista italiano del Team Astana, Fabio Aru, commenta così la 16esima tappa al via domani da Pinzolo dove si superano cinque GPM e 4.500m di dislivello, con il temuto Mortirolo, dal versante classico di Mazzo di Valtellina.
In maglia rosa c’è sempre lo spagnolo Alberto Contador del team Tinkoff-Saxo. “Trovare punti deboli a Contador? E’ una cosa difficilissima, quasi impossibile. Lui è uno che guarda tutto, cura i minimi dettagli, studia i percorsi, fa dei video, si prepara benissimo, oltre ad essere un grande campione, quindi è veramente difficile”, aggiunge Aru. “Con la squadra non ci diamo per vinti e cercheremo di far qualcosa, condizione permettendo. Il riposo di oggi ci voleva. E’ una giornata più tranquilla. Un paio di ore in bici, la conferenza, i massaggi”.