Home Attualità Cida, su alternanza scuola-lavoro primi passi, ma poche risorse

Cida, su alternanza scuola-lavoro primi passi, ma poche risorse

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Roma 26 giu. -(Labitalia) – “Il provvedimento sulla ‘buona scuola’ è nel suo complesso accettabile anche se il governo avrebbe potuto fare di più e meglio”. Così Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida, che afferma: “Il dibattito si è incentrato troppo sul problema dei precari impedendo un approfondimento su questioni ben più di fondo e determinanti per una buona scuola. Ciò non toglie che tra le misure previste dal maxiemendamento del governo siano contenute anche novità importanti per avvicinare i giovani al mondo del lavoro”.
“Ci riferiamo, in particolare, all’alternanza scuola-lavoro che consentirà -precisa Ambrogioni- agli studenti degli Istituti tecnici, professionali e dei licei di conoscere direttamente il mondo del lavoro. Si tratta di un passo positivo compiuto nella giusta direzione e che la Cida apprezza: l’alternanza scuola-lavoro -continua Ambrogioni- deve fondarsi sull’intreccio virtuoso tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese e le esigenze formative degli studenti”.
“Occorre però -spiega il presidente della Cida- che le aziende risultino realmente incentivate ad aderire a questa iniziativa iscrivendosi numerose nella sezione del registro delle imprese dedicata all’alternanza. I finanziamenti stanziati dal maxiemendamento appaiono insufficienti a coprire gli oneri delle imprese per la formazione e la sicurezza dei giovani con il rischio di vanificare o di limitare notevolmente un progetto di grande valenza sul piano dell’orientamento. Serve favorire in ogni modo – conclude Ambrogioni – una sinergia costante tra istruzione e mondo del lavoro puntando sulle competenze e sulle professionalità manageriali presenti nelle imprese per lo svolgimento di un’attività di tutoraggio che non frustri le attese dei giovani”.