Home Attualità Cisl Toscana, Lucchini modello da seguire per attrarre investitori

Cisl Toscana, Lucchini modello da seguire per attrarre investitori

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Firenze, 29 apr. (Labitalia) – La Toscana è “una Regione che ha retto meglio di altre all’urto della crisi” e questo soprattutto “grazie all’export che va bene e che rappresenta il 35% del pil regionale”. Ma “occorre rafforzare la domanda interna, compito demandato soprattutto alla politica nazionale. La politica locale e la prossima amministrazione regionale hanno, invece, di fronte, nei prossimi 5 anni, una sfida importante: mantenere la coesione sociale che caratterizza questo territorio e mantenere qualità ambientale e sistema socio-sanitario adeguato”. Con un modello da seguire: “La vicenda della Lucchini di Piombino”. Così Riccardo Cerza, segretario generale della Cisl Toscana, parla con Labitalia delle prossime elezioni regionali e dei compiti che dovrà affrontare la nuova giunta.
Riguardo ai comparti produttivi, ricorda, “le ditte toscane del Made in Italy hanno retto bene grazie all’export, e questo vale soprattutto per il settore farmaceutico, per l’alta moda, per il settore meccanico”. Ma per le aziende che operano nel mercato interno “non va bene: bisogna re-innescare la domanda interna -dice- e questo si fa solo in due modi. O agendo sulla leva fiscale o dando i soldi ai lavoratori”, anche, aggiunge, per “contrastare l’aumento importante della tassazione locale”.
“Bisogna però anche alzare la produttività -avverte Cerza- del sistema per produrre meglio e di più e lavorare meglio. E questo è un compito anche nostro, del sindacato -dice il leader cislino toscano- che deve adoperarsi per un sistema di relazioni sindacali più moderne”.
Uno dei problemi che si sono affermati negli anni in Toscana (“e non certo per colpa di quest’ultima amministrazione, ma per responsabilità esterne varie e gravi”), dice Cerza, “è quello dell’assenza delle banche del territorio”. “Questo significa -spiega il sindacalista- che ora, senza più istituti bancari locali, bisogna puntare ancora di più sui Fondi europei. La Toscana è già una regione virtuosa, ma dovremo impegnarci ancora di più”.
E poi la regione amministrata da Palazzo Strozzi Sacrati nei prossimi 5 anno dovrà essere “ancora più accogliente e non solo per i turisti”. Cerza pensa “agli investitori stranieri” e cita anche un caso esemplare: “Quello della Lucchini che -ricorda- grazie all’impegno di tutti, Regione, governo, sindacati, imprese ed enti locali, ha reso quel territorio accogliente per l’impresa straniera, che ha anche innovato e diversificato rispetto alla sola siderurgia”. A Piombino, infatti, l’algerina Cevital inaugurerà una enorme piattaforma logistica per l’agro-alimentare.
Ma tutto questo, conclude il leader cislino toscano, “funziona se si riesce a mantenere la coesione sociale, un sistema socio-sanitario adeguato ai bisogni della popolazione, perché le aziende vanno dove si sta bene, e un sistema demografico che non sia a ‘somma zero'”. Una via che, per Cerza, vede la strada obbligata “dell’integrazione del pubblico con il privato sociale, una realtà storicamente presente in Toscana a partire dalle tante ‘Misericordie'”.