Home Attualità Cnel: Fp Cgil, è nel limbo, già primi lavoratori a casa

Cnel: Fp Cgil, è nel limbo, già primi lavoratori a casa

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Roma, 12 gen. (Labitalia) – “Dal punto di vista normativo, il percorso del ddl costituzionale per soppressione del Cnel si può dire che è appena iniziato. A nostro parere, si andrà sì fino in fondo, ma i tempi non saranno così brevi così come si era ipotizzato. Nel frattempo, il Cnel e i suoi dipendenti vivono in una situazione di limbo. E 4 lavoratori precari hanno già perso il posto di lavoro”. Così Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della Fp Cgil, con Labitalia, sulla situazione del Cnel, la cui soppressione è prevista dal ddl Boschi attualmente alla Camera.
Al Cnel, spiega il sindacato, l’aria è ormai quella della smobilitazione. “I lavoratori, sapendo che alla fine l’ente chiuderà, hanno pochissime motivazioni -spiega Chiaramonte- e l’unico pensiero è rivolto ad avere notizie sull’amministrazione pubblica verso la quale transiteranno. Si dice che la maggior parte dei lavoratori confluiranno nella Corte dei Conti ma anche questo a nostro parere è tutto da verificare”.
Anche perchè, spiega il dirigente sindacale, qualcuno il posto di lavoro l’ha già perso. “A 4 precari che stavano al Cnel da un periodo compreso tra gli 8 e i 20 anni -sottolinea il sindacalista- non è stato rinnovato il contratto a fine anno. E’ stata, nonostante le smentite, una decisione della segreteria e della direzione del Cnel, nonostante che, da come sappiamo, il dipartimento di Funzione pubblica abbia comunicato che il rinnovo era una decisione discrezionale, e non c’era nessuna norma che lo vietava. Intanto, adesso persone anche di 55 anni, che avevano vinto una selezione pubblica, si trovano in mezzo a una strada, anche se comunque stiamo decidendo sull’apertura di una vertenza”.
L’iter parlamentare sarà ancora lungo, ma intanto al Cnel stanno diminuendo velocemente le attività. “Le commesse sono diminuite drasticamente -sottolinea Chiaramonte- e le risorse assegnate per il suo funzionamento si stanno riducendo sempre di più. L’obiettivo è quello di arrivare allo svuotamento e alla fine del Consiglio ancor prima dell’approvazione della soppressione con il ddl costituzionale”.
La funzione principale del Cnel è quello della tenuta dell’archivio di tutti i contratti di lavoro pubblici e privati. “Al momento -conclude il sindacalista- non è dato sapersi a chi spetterà questa funzione dopo la soppressione. Potrebbe essere l’Inps o anche il dipartimento di Funzione pubblica, o anche il ministero del Lavoro, che però da quanto ne sappiamo verrà interessato anch’esso da una riorganizzazione”.