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Columba Bush, la storia di una Cenerentola alla Casa Bianca

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Washington, 21 mar. (AdnKronos) – “La mia vita può essere descritta in un modo molto chiaro, prima di Columba e dopo Columba”. Così ama raccontare del suo innamoramento a prima vista per la moglie Jeb Bush, il figlio e fratello di ex presidenti che ora appare come uno dei più probabili candidati repubblicani alle prossime elezioni per la Casa Bianca. Elezioni che potrebbero portare un terzo presidente Bush alla guida degli Stati Uniti e fare della 61enne Columba Garnica Gallo la prima first lady ispanica della storia americana.
Un’ascesa che avrebbe un grande valore simbolico per la comunità ispanica negli Stati Uniti, anche perché quella di Columba sarebbe la storia di una “Cenerentola alla Casa Bianca”, come una giornalista colombiana, Beatriz Parga, ha titolato nel 2004 un libro su di lei. Figlia di agricoltore di Leon, infatti Columba, grazie all’incontro nel 1971 il giovane Jeb che stava trascorrendo in Messico alcuni mesi di studio, è entrata in una delle famiglie più potenti, una vera dinastia politica, d’America.
Un ingresso che, almeno all’inizio, non deve essere tra i più facili: “Sono preoccupata per Jeb e Columba. Lei lo ama? So che quando la incontrerò, smetterò di preoccuparmi”, scriveva in proposito della fidanzata del figlio ‘mamma’ Barbara. Ma una volta che l’annuncio del matrimonio fu fatto, nel Natale del 1973, e Columba fu presentata alla famiglia, il clan Bush apprezzò l’effetto che quella ragazza faceva su Jeb.
Noto, e criticato dall’ala più conservatrice del partito repubblicano, per le sue posizioni in favore di una riforma della legge dell’immigrazione, Bush ha nella famiglia della moglie un esempio tangibile dei tanti viaggi della speranza, e della disperazione, che hanno portato milioni di messicani negli Stati Uniti.
Il padre di Columba, Jose Maria Garnica Rodriguez, infatti aveva lasciato il villaggio del Messico per recarsi, prima senza documenti e poi con un permesso come lavoratore stagionale, a lavorare in Texas. Salvo poi lasciare moglie e figli, rimasti in Messico, senza sostegno, come ricorda il Washington Post che pubblica un lungo e approfondito ritratto di Columba e dei suoi difficili rapporti con il padre.