(AdnKronos) – Previsto poi il regime delle incompatibilità, per cui la titolarità di una carica di governo nazionale è in contrasto con qualunque carica o ufficio pubblico, diverso dal mandato parlamentare, non ricoperto in ragione della funzione di governo svolta; con qualunque impiego pubblico o privato; con l’esercizio di attività professionali o di lavoro autonomo, anche in forma associata o societaria, di consulenza e arbitrali, anche se non retribuite; con l’esercizio di attività imprenditoriali, anche per interposta persona o attraverso società fiduciarie; con qualunque carica, ufficio o funzione comunque denominata, in imprese o società pubbliche o private, in fondazioni o in enti di diritto pubblico, anche economici, ad eccezione di quelle ricoperte in ragione della funzione di governo svolta.
Gli interessati hanno trenta giorni di tempo per scegliere tra il mantenimento della carica di governo o la posizione incompatibile e comunque nelle more dell’opzione sono sono soggetti al regime dell’astensione previsto dalle norme.
Chiamata a dare attuazione alle varie procedure previste dalla legge l’Autorità Antitrust, formata da tre membri, due eletti dalla Camera e uno dal Senato, che poi scelgono tra di loro il presidente. Ad essa i titolari delle cariche di governo debbono comunicare il loro status ai fini dell’accertamento dell’esistenza di conflitti di interesse ed incompatibilità. L’organismo può anche procedere d’ufficio e intervenire qualora ravvisi la non veridicità delle informazioni ricevute.