Home Attualità Confsal-Salfi: da recupero evasione e sommerso 60-80 mld anno

Confsal-Salfi: da recupero evasione e sommerso 60-80 mld anno

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Roma, 22 gen. (Labitalia) – Se i fenomeni di corruzione, evasione, attività illecite e sommerse fossero riportati “nel loro livello fisiologico, comparabile con la virtuosità dei Paesi civili, rientrerebbero nelle casse dello Stato, alle condizioni date, circa 60-80 miliardi di euro annui”. E’ la stima del sindacato autonomo dei lavoratori finanziari Confsal-Salfi, guidato da Sebastiano Callipo.
“La somma in questione, considerabile come recupero diretto, oltre agli effetti indiretti legati ad appalti pubblici di migliore qualità e meno onerosi e a un allargamento della base imponibile, permetterebbe l’attivazione di un percorso virtuoso – spiega Callipo – in grado di trasformare il nostro Paese in un Paese moderno e all’avanguardia: minore pressione fiscale; miglioramento del contesto ambientale; più investimenti; più lavoro; maggiore produttività; migliore offerta di beni e servizi; abbattimento dei complessivi costi per la collettività”.
“Nessun atto concreto della politica è stato indirizzato, in questi decenni, nella direzione citata, anzi tutto ha finito per implementare i dati negativi riportati”, avverte.
Per Callipo, “invece, la strada è una lotta senza quartiere al malaffare, il pieno ripristino della legalità in tutti i settori della nostra vita quotidiana, a difesa di tutti coloro che hanno rispettato le regole del gioco ma che sono stati oggettivamente danneggiati da coloro che queste regole non hanno rispettato”.
“Poche norme, chiare e trasparenti, poche sanzioni e penalizzazioni, certe e disincentivanti i comportamenti viziosi, ovvero – prosegue il segretario generale del Confsal-Salfi – un vasto programma per il ripristino del corretto vivere in società, una lotta serrata allo sfrenato individualismo e al ‘lasciare fare’ che ha determinato un darwinismo economico e sociale che non è un principio naturale”.
“E’ questo il lascito pesante e grave dei decenni scorsi, è questa la vera causa della profonda crisi sistemica che attraversa la nostra società, quindi la scelta è obbligata”, conclude.