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Confsal-Salfi: su Agenzie fiscali interventi immediati e apertura tavolo

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Roma, 30 lug. (Labitalia) – “Immediati e significativi interventi, di carattere normativo, regolamentare e amministrativo” e “l’apertura di un tavolo politico-sindacale di approfondimento, che consenta tutte le analisi e individui le relative soluzioni a tutela della categoria rappresentata, non escluse le ricadute rivenienti dal decreto legislativo delegato sulla riorganizzazione delle Agenzie fiscali e dal decreto Enti locali”. E’ la richiesta ribadita dal Confsal-Salfi, il sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, guidato da Sebastiano Callipo.
“In assenza di puntuali riscontri, anche con riferimento agli impegni assunti e non attuati da parte delle Agenzie fiscali, in materia di salario accessorio e sviluppi professionali, si evidenzia che ciò comporterà, nell’ambito della ‘vertenza fisco’, la sospensione delle relazioni sindacali, l’attivazione di uno stato di agitazione e conseguenti determinazioni, nessuna esclusa, a tutela dei diritti e degli interessi legittimi di tutti i colleghi in servizio, fortemente ‘incisi’ dai mancati interventi”, avverte Callipo in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia e ai direttori di Agenzia delle entrate e Agenzia delle dogane.
Il sindacato precisa, peraltro, che “i punti evidenziati sono espressione solo di alcune delle criticità che, a parere della Confsal-Salfi, devono essere affrontate e positivamente risolte in un quadro organico di interventi e di prospettiva”.
Nel dettaglio, il Confsal-Salfi chiede interventi in materia di “progressioni economiche, visto il precedente generale blocco quinquennale (2010-2014) che ha impedito, in particolare all’Agenzia delle entrate, di attribuire il meritato riconoscimento a una quota significativa (oltre il 60%) di colleghi in servizio”. Ma anche per la “salvaguardia di posizioni giuridiche ed economiche ultrasettennali, regolarmente acquisite, tramite procedure concorsuali e successivamente ‘inficiate’ da una giurisprudenza amministrativa non consolidata e altalenante”.
Si chiede, inoltre, “l’attribuzione e liquidazione al personale di tutte le somme a vario titolo destinate, dalle diverse fonti di finanziamento, alle Agenzie fiscali, per l’incentivazione, somme già ‘depurate’ dai ‘tagli’ previsti da diversi vincoli generali normativo-contabili in vigore”.
Infine, Callipo sollecita la “rivisitazione, in melius, delle Convenzioni e dei pertinenti Piani aziendali, atteso che i precitati atti negoziali governo-Agenzie fiscali, ancora una volta, lungi dal fornire puntuali risposte alle esigenze di premialità che l’impegno estremamente sfidante richiede a tutti i colleghi in servizio, si limitano ‘sterilmente e asetticamente’ a implementare, in quantità e qualità, i carichi di lavoro, con connesse responsabilità”.