Home Nazionale Coni: Malagò, donne siano sempre di più protagoniste mondo sport (3)

Coni: Malagò, donne siano sempre di più protagoniste mondo sport (3)

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(AdnKronos) – Valentina Vezzali ha invece sottolineato l’importanza dell’aspetto culturale: “Ho iniziato a fare sport a 6 anni, in una disciplina che veniva considerata più maschile. Mio padre era molto scettico, poi è diventato il primo tifoso. Eravamo in poche, c’era chi abbandonava, chi preferiva lo studio e chi il divertimento. Non ho fatto rinunce, mi sono arricchita in un altro modo rispetto alle mie colleghe. Oggi mio marito guida una squadra di serie B femminile. E’ dalla scuola che deve partire l’insegnamento, è un discorso civico, anche la famiglia gioca un ruolo importante. Ogni donna ha diritto di scegliere della propria vita”.
Il ct dell’Italvolley, Marco Bonitta, ha poi raccontato le sue esperienze personali. “Come Federazione abbiamo più praticanti femminili ma ancora non c’è la cultura di creare parità culturale. Ho cominciato ad allenare uomini e poi sono passato alle donne. Fu un passaggio spontaneo. Oggi sono poche le pallavoliste che immaginano di sedersi in panchina in futuro, non esiste vocazioni, serve una spinta culturale”.
Infine Franco Arturi, ideatore dell’iniziativa, che in chiusura di lavori ha ringraziato Malagò: “Sono felice di questo scatto in avanti grazie all’impegno del presidente. La fotografia, il grafico della pratica femminile in Italia è pari a quella delle analisi di un malato: completamente sballato. Soprattutto negli sport di combattimento. Femminilità è un termine che detesto, come virilità. Non esiste una femminilità in senso assoluto ma una in ogni donna. Esiste un ostracismo nei confronti delle donne in relazione agli sport considerati virili. Una delle cartine tornasole è quella del calcio femminile: ci sono 168 mila calciatrici in Svezia con 10 milioni di abitanti, mentre in Italia ce ne sono 20 mila con 60 milioni di abitanti”.