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Conti pubblici: Unimpresa, mina derivati da 37 mld

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Roma, 22 mar. (AdnKronos) – Emerge una mina da quasi 37 miliardi di euro sui conti pubblici italiani. Si tratta della massa di derivati finanziari nei bilanci dello Stato che nell’ultimo anno si è allargata di quasi il 30% ed è arrivata a quota 36,8 miliardi. In tutta Italia, considerato sia il settore pubblico sia quello privato, la montagna di titoli finanziari ad alto rischio è cresciuta complessivamente di oltre l’8% in un anno (dal 2013 al 2014) passando da 153 miliardi di euro a 166 miliardi in aumento di 13 miliardi. Questi i dati principali del rapporto flash ‘L’andamento dei derivati in Italia negli ultimi 12 mesi’ realizzato dal Centro studi di Unimpresa, che prende in considerazione le passività sui bilanci relative alle operazione in derivati, cioè le perdite potenziali.
In piena crisi internazionale e con l’economia ancora piegata dalla recessione, tutti i comparti del nostro Paese, sostiene Unimpresa, “hanno ‘giocato’ con i prodotti d’azzardo. La crescita complessiva dei derivati in Italia è legata soprattutto all’aumento di questo tipo di attività finanziarie all’interno dei bilanci dello Stato centrale dove risultavano, alla fine dello scorso anno 36,8 mld in crescita rispetto ai 28,7 mld dell’anno precedente: 8,1 mld in più in 12 mesi (+28,1%). Su anche i derivati delle banche, in crescita di 4,7 mld da 105,7 mld a 110,5 mld (+4,4%)”.
Da segnalare, poi, secondo l’analisi di Unimpresa basata su dati della Banca d’Italia, “la sostanziale invarianza (+0,7%) dei derivati nelle amministrazioni locali: nei 12 mesi sotto la lente, le consistenze dei bilanci di comuni, province e regioni sono passate infatti da 1,26 miliardi a 1,27 miliardi, con un aumento di soli 9 milioni”.