Roma, 20 mar. (AdnKronos) – “Il primo passo da fare è quello di rivedere tutte le Grandi Opere in programma, verificarne l’utilità per i cittadini e i costi, insomma fare una radiografia di tutto ciò che è passato per le mani di Ercole Incalza e dell’operato degli ultimi 7 ministri delle Infrastrutture, da Lunardi a Lupi, e degli ultimi governi, da Berlusconi 2001 a Renzi. E poi è arrivato il momento che nel processo di valutazione di opere dal grande impatto ambientale, sociale ed economico entrino anche i cittadini attraverso l’istituzione del dibattito pubblico da inserire direttamente nel codice dei contratti”. Lo dichiara il capogruppo M5S al Senato Andrea Cioffi, primo firmatario del disegno di legge ‘disposizioni in materia di Grandi opere e disciplina del dibattito pubblico’.
“In questi giorni – prosegue Cioffi – abbiamo avuto l’ennesima conferma che quella delle Grandi Opere è stata spesso una mangiatoia da cui hanno mangiato e continuano a mangiare politici, dirigenti pubblici e imprenditori corrotti ai danni della collettività”. “Il Programma delle Infrastrutture strategiche italiane – rimarca il capogruppo 5 Stelle a Palazzo Madama – vale 239 miliardi di euro e dentro c’è di tutto, ma quante di queste Grandi Opere sono realmente utili e quante invece nascono da interessi personali e di cricca, quante di quelle progettate oltre 40 anni fa oggi hanno ancora un senso?”.