Roma, 21 mag. (AdnKronos) – Il M5S ha incontrato il primo segretario dell’ambasciata degli Stati Uniti, Anthony F. Renzulli, per la legge sul ‘whistleblower’. Si tratta del provvedimento di cui ha parlato lo stesso Beppe Grillo a margine dell’assemblea dell’Eni della settimana scorsa. ‘Whistleblower’ sta per ‘soffiatore nel fischietto’, ed è il termine con cui si indica il lavoratore che, durante l’attività lavorativa all’interno di un’azienda, rileva una possibile frode, un pericolo o un altro serio rischio che possa danneggiare clienti, colleghi, azionisti, il pubblico o la stessa reputazione dell’impresa e, per questo, decide di segnalarla. Il M5S chiede una legge che tuteli chi decide di denunciare.
“L’incontro odierno, presso il Palazzo dei Gruppi, con il primo segretario dell’ambasciata degli Stati Uniti in merito alla nostra proposta di legge sul whistleblowing – dichiara la capogruppo alla Camera Francesca Businarolo – è stato molto positivo e proficuo. Ci ha fatto enorme piacere l’interesse mostrato per la prima proposta di legge in Italia su chi segnala la corruzione nel settore pubblico e privato
“Abbiamo concordato sulla necessità di una legge che aprirebbe anche a maggiori investimenti dall’estero, perché – spiega ancora Businarolo – permetterebbe di avere un’ambiente economico più sano e meno corrotto. Non si può nascondere la soddisfazione che una proposta di legge susciti l’interesse degli Stati Uniti dove sono stati precursori in questo campo, ci auguriamo che anche i nostri organi di stampa comincino a dare spazio ad una discussione costruttiva e ad informare l’opinione pubblica”.