Home Nazionale Crisi: 9 ddl su reddito minimo, proposta M5S la più ‘generosa’

Crisi: 9 ddl su reddito minimo, proposta M5S la più ‘generosa’

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Roma, 6 mar. (AdnKronos) – Sono nove i disegni di legge depositati tra Camera e Senato per garantire il reddito minimo o confluire risorse alla sua istituzione. Di questi, tre sono targati M5S, due Pd e altrettanti Sel. C’è anche una legge di iniziativa popolare che mira ad assicurare ai cittadini privi di entrate, o quasi, un reddito minimo.
Consultando gli atti parlamentari e confrontando le proposte depositate dalle forze politiche, si evince che la proposta più ‘generosa’ è quella targata 5 Stelle, che fissa il reddito di cittadinanza a 780 euro. Eppure la proposta grillina in un primo momento scontentò parecchio Gianroberto Casaleggio, che voleva un importo di mille euro e se la prese coi suoi per il tetto al ribasso. La proposta di legge targata Sel fissa invece il reddito minimo a 600 euro, mentre quella del Pd – primo firmatario Danilo Leva – punta a istituire un reddito di cittadinanza di 500 euro mensili.
In Europa solo in Italia, Grecia, Ungheria non vi è alcuna legge che regoli il reddito minimo garantito. In Spagna e Portogallo è stato avviato un dibattito nazionale che sta portando all’istituzione di una forma di reddito sociale. In Italia il costo del reddito minimo di cittadinanza è stato quantificato in 15-17 miliardi. Per i grillini, che hanno fatto del reddito minimo il loro cavallo di battaglia ben prima dell’ingresso del M5S in Parlamento, le risorse potrebbero essere reperite dai tagli alle pensioni d’oro, sforbiciate alla Difesa e ai partiti, tassazione del gioco d’azzardo e dall’8 per mille di chi non decide a chi destinarlo.