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Crisi: Confesercenti, a luglio aumenta fiducia famiglie ma Sud indietro

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Roma, 24 lug. (AdnKronos) – A luglio migliora la percezione che hanno le famiglie italiane della propria situazione economica, assestandosi ai livelli più alti dal dicembre 2013. Ma il Sud resta indietro: aumenta, passando dal 10% di maggio al 16%, la quota di famiglie del Mezzogiorno che dichiara di non riuscire, con le proprie entrate mensili, a coprire le spese indispensabili. Un risultato in controtendenza con i dati nazionali, che registrano invece un calo dei nuclei familiari in difficoltà, che passano dal 14% alla al 12%. E’ la fotografia scattata dall’ultima rilevazione trimestrale di luglio dell’indice di solidità economica delle famiglie italiane – SEF – elaborata da Confesercenti ed Swg, che misura su una scala da 1 a 100 la Solidità Economica ‘percepita’ dalle famiglie italiane.
L’indice segnala il livello di solidità che i nuclei familiari ritengono di avere. Si osserva che, dopo il miglioramento di febbraio, si è passasti a una fase di attesa; a luglio l’indice segna un leggero aumento complessivo, arrivando a quota 56 dal 55 registrato a maggio. Si tratta del valore più altro dal dicembre 2013. L’opinione pubblica, in termini di nuclei familiari, lancia dunque un segnale che andrà verificato nel tempo ma che apre ad un possibile trend positivo.
A livello nazionale, si coglie un generale miglioramento del sentiment delle famiglie sulla propria capacità reddituale, probabilmente collegato ai primi segnali di miglioramento dell’economia e dell’occupazione. Seppure circa metà dei nuclei familiari segnalino una situazione difficile, aumentano quelli il cui reddito basta a coprire le spese mensili, pure se non a concedersi dei lussi, che passano dal 47 al 50%, mentre è stabile al 36% la quota che sente di avere un reddito che permette di vivere senza affanni.