Roma, 14 gen. (AdnKronos) – “La crisi economico-finanziaria trova qui la sua radice: crisi di fiducia, di collaborazione, di progettualità. Il tutti-noi ci socializza, ma non ci coinvolge nella partecipazione e nella costruzione. E questo passaggio culturale è ciò di cui hanno bisogno le banche per ritornare ad essere strumento al servizio della crescita e dello sviluppo della società”. Lo afferma Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo delegato per la Pastorale Universitaria, in occasione del convegno ‘Etica e nuovo umanesimo’.
“Un nuovo legame tra Cristianesimo e mondo economico-finanziario non solo è importante per i singoli operatori, ma per l’intero sistema bancario rilanciato, in tal modo, al servizio della crescita dello sviluppo dell’uomo -continua Leuzzi-. È il nuovo ruolo che devono assumere le banche: da strumenti di socializzazione astratta, a protagonisti della costruzione della convivenza umana. Con Papa Francesco si può dire: da strumenti della cultura dello scarto a protagonisti della cultura dell’incontro”.