Home Nazionale Crisi: Nomisma, a manifatturiero serve sostegno politica economica (2)

Crisi: Nomisma, a manifatturiero serve sostegno politica economica (2)

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(AdnKronos) – Nonostante il rilancio della domanda mondiale le imprese esportatrici hanno subito un secondo ridimensionamento (- 1.400 unità tra il 2010 e il 2012). Se è vero che il numero degli esportatori tra il 2008 e il 2012 si è consistentemente ridimensionato, è d’obbligo ricordare che le vendite all’estero della manifattura italiana sono cresciute del +2,3% : “si tratta di una conferma della caratteristica estremamente intensiva, e non estensiva, dello sforzo di esportazione esercitato dall’Italia negli ultimi anni, evidenza osservabile anche sul lato dei prodotti e delle destinazioni estere servite”, spiega De Nardis.
I dati relativi al comparto manifatturiero, permettono una duplice lettura: “La prima – rileva l’economista – è relativamente benefica: la manifattura italiana ha subito una riduzione di potenziale ‘grazie’ all’eliminazione dell’eccesso di capacità di produzione..una manifattura ripulita e resa più efficiente, pronta a cavalcare la fase di ripresa non appena questa si verificasse”.
Accanto all’effetto di selezione però, “la riduzione di potenziale è andata oltre il processo di pulizia dei segmenti inefficienti…finendo col colpire la capacità di produzione anche delle imprese in grado di rimanere operative”, ha fatto notare De Nardis. La panoramica offerta da questi dati sul comparto manifatturiero riporta un quadro eccessivamente ridimensionato, benché non si possa ancora parlare di perdite permanenti: il superamento della fase di stagnazione e un risveglio degli investimenti potrebbe dare nuova linfa e inaugurare un percorso di ripresa più solido. “In un normale ciclo economico sarebbero condizioni realizzabili. Diventano più difficili – sottolinea – in un ambiente depresso e, per questo, richiedono un adeguato sostegno della politica economica”.