Home Attualità Crisi Parma senza fine, rinviato il match con l’Udinese

Crisi Parma senza fine, rinviato il match con l’Udinese

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Roma, 20 feb. (AdnKronos) – I soldi non arrivano, la nebbia resta fitta e il Parma non gioca. La gravissima crisi della società emiliana porta al rinvio della partita casalinga in programma domenica contro l’Udinese. Il match viene congelato al termine dell’ennesima giornata in cui le promesse del presidente Giampietro Manenti non si concretizzano. Giocatori e dipendenti continuano ad aspettare, intanto non ci sono le condizioni per aprire lo stadio Tardini. E’ la Figc, con una nota, ad ufficializzare il rinvio del match disposto dal presidente federale Carlo Tavecchio.
La decisione matura “dopo aver preso atto del provvedimento con cui il Prefetto di Parma ha disposto che la gara, programmata per il giorno 22 febbraio 2015, possa svolgersi esclusivamente a porte chiuse”. L’ipotesi di scendere in campo davanti a spalti vuoti è stata scartata dall’Associazione Italiana Calciatori e dall’Associazione Italiana Allenatori “che hanno espresso il disagio dei calciatori e degli allenatori di entrambe le squadre a giocare a porte chiuse”. Lo slittamento, decretato d’intesa con la Lega, è stato discusso anche con il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Per ora, non si parla di una data per il recupero.
“Dalla settimana prossima intendo avere tutti i giorni un appuntamento” con Manenti “per vedere come vanno avanti le cose, se vanno avanti…”, dice il primo cittadino. “I giocatori sono scossi perché questa situazione si trascina da mesi, ma hanno apprezzato la nostra intenzione di lavorare tutti insieme per salvare il salvabile”, aggiunge. A parlare, per la squadra, è il capitano Alessandro Lucarelli. “La pazienza ha un limite. Abbiamo dato delle tempistiche e il tempo sta per scadere. E’ arrivato il momento di far sapere qualcosa a questa squadra e se così non sarà ci muoveremo come sapete tutti. Abbiamo superato ogni tempo massimo, ora sembra che qualcuno si sia svegliato, finalmente, si sono accorti che c’è una situazione a Parma che dura solamente da sette mesi…”.