Home Nazionale Croazia-Serbia: Corte Aja respinge accuse reciproche di genocidio

Croazia-Serbia: Corte Aja respinge accuse reciproche di genocidio

0

L’Aja, 3 feb. (Adnkronos) – – Né Belgrado né Zagabria sono da considerare responsabili di genocidio per le violenze commesse durante le guerre nelle repubbliche della ex Jugoslavia. A stabilirlo è stata la Corte Internazionale di Giustizia all’Aja, che si è pronunciata oggi sul duplice caso, quello presentato contro Belgrado dalla Croazia nel 1999 e quello presentato di rimando dalla Serbia contro la Croazia nel 2010. La Corte ha stabilito che nessuna delle due parti è stata in misura di provare che i crimini commessi durante il conflitto lo siano stati con l’obiettivo di compiere un genocidio.
La decisione della Corte Internazionale di Giustizia all’Aja chiude il caso aperto dalla denuncia presentata il 2 luglio 1999 dalla Croazia contro l’allora Repubblica Federale di Jugoslavia (Serbia e Montenegro) per violazioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul Genocidio – adottata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1948 – con riferimento alle operazioni di pulizia etnica risalenti alla guerra 1991-1995. Zagabria chiedeva che la Corte riconoscesse la violazione dei suoi obblighi legali da parte di Belgrado e pagasse pertanto le riparazioni di guerra al paese per i danni causati.
Nel 2010 Belgrado presentò una controdenuncia, accusando la Croazia di genocidio e chiedendo che venissero puniti i responsabili di quegli atti e risarciti i serbi di Croazia. Belgrado accusava i croati della morte di 6.500 persone e dell’espulsione di 20mila esponenti della minoranza serba della Croazia, costretti ad abbandonare la Repubblica di Krajina quando venne riconquistata dall’esercito croato.