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Cuba, arriva sull’isola il primo Wi-Fi pubblico e gratuito

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L’Avana, 16 mar. (AdnKronos) – Arriva a Cuba la prima connessione Wi-Fi pubblica e gratuita. La compagnia telefonica nazionale Etesca ha infatti concesso all’artista cubano Kcho di condividere il proprio abbonamento con tutti i clienti che si recheranno presso il suo centro culturale, aperto a L’Avana lo scorso gennaio.
La possibilità di fare consultare siti di informazione internazionali, comunicare con gli amici e la famiglia all’estero e utilizzare siti come Facebook e Twitter ha creato un passaparola enorme e ogni giorno decine di persone si ritrovano sulle sedie di vimini sotto il baldacchino bianco del centro culturale per collegarsi con i loro tablet, portatili o smartphone, rallentando notevolmente il servizio. Ma in un paese dove solo circa il 5% della popolazione ha accesso illimitato a internet mentre sono un quarto quelli che possono accedervi con delle restrizioni, una struttura che offre il web gratis e senza divieti è stato salutato come un vantaggio senza precedenti.
Questo perché l’accesso a internet è incredibilmente costoso. Ad esempio, un’ora di connessione può costare 4,5 dollari, quasi il salario di una settimana per un cubano medio. Kcho, il cui vero nome è Alexis Leiva Machado, ha stretti legami con il governo cubano e per fornire la connessione Wi-Fi gratuita paga circa 900 dollari al mese. La password, esposta su un cartello fuori dal centro, è un vecchio slogan rivoluzionario: “Qui nessuno si arrende”.
Dal canto suo il governo cubano ha espresso il vivo desiderio di aggiornare la propria infrastruttura di telecomunicazioni fatiscente o inesistente. Il paese ha infatti uno dei tassi di connettività ad internet più bassi del mondo, nonostante la realizzazione nel gennaio 2013 di un cavo sottomarino in fibra ottica tra l’isola e il Venezuela.
Ora, anche grazie al progressivo allentamento del lungo blocco diplomatico e degli scambi commerciali tra gli Stati Uniti e Cuba, si prevede che, non appena sarà consentito, nel mercato cubano possano entrare giganti americani come Google e Apple. Già la settimana scorsa l’Etesca aveva annunciato il ripristino dei collegamenti telefonici diretti con gli Usa, per la prima volta in 15 anni.