Milano, 24 lug. – (AdnKronos) – “Credo che, come ogni forma di comunicazione, il cosiddetto selfie per promuovere i beni culturali, sia un’esperienza importante. Farsi un selfie davanti a un monumento o una statua non arreca alcun danno. Né tantomeno associare quest’ultimo a un brand culturale. Anzi questo può mettere in comunicazione i nostri tesori e valorizzarli. Inoltre è senza costi e con un importante appeal”. Lo ha dichiarato Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Italiana Unesco.
Dà un’immagine dell’Italia gradita, aggiunge Puglisi “perché il personaggio autorevole che si scatta un selfie davanti a un bene culturale italiano, significa due cose: primo che ha visitato l’Italia, secondo, che ha gradito e ha molto apprezzato quel paesaggio, quel monumento, quel quadro, quel bene culturale. Tanto da immortalarlo insieme al proprio autoritratto. E ha voluto condividerlo con le persone care e il resto del mondo, come ricordo. Ben vengano quindi questo genere di operazioni.”
“Nessuna controindicazione quindi verso iniziative, anche di cosiddetto marketing virale, messe in campo da alcune amministrazioni (il comune di Sarzana, ndr). Anzi, vanno incentivate perché avvicinano la cultura e l’arte alle generazioni più giovani. Condivido quindi il punto di vista del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni che, appena pochi giorni fa, aveva a sua volta sostenuto i selfie per promuovere il nostro patrimonio artistico e culturale, a patto che siano realizzati anche presso i nostri tesori nascosti. Come, per esempio: Matera, Trani, Altamura. Siti forse meno noti, ma non per questo meno affascinanti.”