Home Nazionale Dalla Cisl una proposta di legge: bonus fiscale di 1.000 euro e via tassa prima casa

Dalla Cisl una proposta di legge: bonus fiscale di 1.000 euro e via tassa prima casa

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Roma, 2 set. (Labitalia) – Bonus fiscale di 1000 euro all’anno per tutti, pensionati, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e incapienti, con un reddito individuale fino a 40 mila euro e in misura ridotta fino a 50 mila euro; nuovo assegno familiare “più giusto e corposo” che aumenti al crescere dei carichi familiari e cali all’aumentare del reddito; un’imposta ordinaria, progressiva, sulla grande ricchezza netta mobiliare e immobiliare che escluda la prima casa e i Bot e in generale gli imponibili al di sotto dei 500mila euro.
Parte da qui la proposta di legge di iniziativa popolare che la Cisl ha presentato oggi alla Camera e che segna l’inizio della campagna d’inverno del sindacato per spingere il governo ad adottare una riforma del sistema fiscale e riequilibrare il Paese. “Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte certe, immediate e concrete. Se non riparte un vigoroso ciclo di crescita la lacerazione sociale, ormai giunta al livello di guardia, può far crescere il conflitto sociale e la crisi della stessa democrazia”, annota il sindacato. D’altra parte gli effetti positivi della flessibilità del Fiscal Compact e del Qe della Bce rischiano per la Cisl di “rivelarsi drammaticamente insufficienti” a fronte di percentuali di disoccupazione ancora a due cifre e all’eventualità di una stagnazione di lunga durata.
E’ al bonus da 1000 euro la Cisl accompagna anche la previsione di un tetto alla tassazione locale con cui arginare le tracimanti addizionali regionali e comunali Irpef che dal 2010 al 2013 sono cresciute di oltre il 33%, e l’esenzione fiscale per la casa di abitazione. Il tutto “garantendo i servizi ai cittadini senza ricorrere all’aumento della fiscalità generale”. Obiettivo: “Recuperare un maggiore collegamento fra cosa il cittadino paga e perchè”. E poi una lotta all'”ormai insostenibile” evasione fiscale, nazionale e locale, con l’introduzione sperimentalmente del contrasto di interessi fra acquirenti e venditori.