(AdnKronos) – Dieci, dunque, le sigle riunite davanti al tavolo degli oratori. Tutti ‘pezzi’ della destra, aennina e non, per parlare di ”nuove generazioni”, di ”identità politica” e ”alleanze di governo” per il ”cambiamento”. Il titolo del convegno ha il sapore di uno slogan, ma anche di un monito per il futuro dopo la ‘diaspora’ iniziata con la fusione di Alleanza nazionale con Fi nel Pdl berlusconiano: ‘Una destra per la Terza Repubblica, radici storiche, valori fondanti e scelte politiche per una nuova proposta’. I lavori sono stati aperti dai tre vicepresidenti del Comitato della Fondazione An, Briguglio, Salvatore Tatarella e Marco Zacchera.
In sala spiccano i nomi di ex big e ministri, che ora militano tra le file del partito del Cav o in Fratelli d’Italia o varie associazioni e fondazioni: da Urso, attuale presidente di Farefuturo, a ‘Mezzogiorno Nazionale” di Pasquale Viespoli a ‘Pronti Per Il Sud’ di Mario Landolfi; da ‘Prima l’Italia’ della Rauti ai ‘Comitati Tricolore” di Roberto Menia ad ‘Azione Popolare” di Moffa, e ‘Nazione Sovrana’ di Oreste Tofani e ”Io Sud’ di Adriana Poli Bortone. Una galassia in cerca di identità, tra la destra salviniana e quella berlusconiana, che non vuole restare nell’angolo e cerca una prospettiva politica, anche di fronte alla ‘sinistra di Renzi’, che ”sa molto di destra”, come dice più di qualcuno dei presenti.
Urso non ha dubbi: ”Salvini ha slogan di destra, ma non ha un progetto di destra, lui pensa solo a raccogliere voti. Renzi è molto simile al leader della Lega, carpisce slogan di destra e pesca voti nel nostro elettorato, ma non ha alcun progetto di governo di destra”. Landolfi è caustico: ”Ci siamo mai chiesti se il Paese ha bisogno ancora della destra e di noi? Io penso che c’è ancora spazio per la destra, ma per un progetto nuovo. Alcuni temi forti come quelli etici, per esempio, non sono presidiati da nessuno, è ora di ripartire”.