(AdnKronos) – Nel corso della cerimonia Mattarella ha poi consegnato le insegne dell’Ordine Militare d’Italia conferite nel 2015. Destinatari delle onorificenze l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Croce di “Grande Ufficiale” dell’Ordine Militare d’Italia, già capo di Stato Maggiore della Difesa; il generale di Corpo d’Armata Paolo Serra, Croce di “Ufficiale” dell’Ordine Militare d’Italia, comandante delle unità militari e Capo della missione United nation interim force in Libano; il generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia, comandante della Kosovo Force (KFOR), nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise” in Kosovo; il generale di Brigata Massimo Mingiardi, Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia, già comandante di unità militari a vari livelli in numerosi teatri operativi e più recentemente Mission commander della Eutm Somalia.
E ancora, il colonnello Lorenzo Carmine Antonio Cucciniello, Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia, comandante del “Mentoring Advising Training Element” e del contingente nazionale in Somalia; il colonnello Stefano Iasson, Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia, ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri impiegato in numerose missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale; il capitano di corvetta Alessandro Nalesso, Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia, al comando del sommergibile Scirè, ha condotto prolungate e impegnative missioni di sorveglianza nel Mediterraneo.
Il Capo dello Stato, insieme al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e al capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, ha poi partecipato nella piazza del Quirinale alla manifestazione “Le Forze Armate in Piazza”, nel corso della quale ha reso omaggio ai Caduti nelle missioni militari internazionali di pace, deponendo una corona di fiori al monumento “Gli Angeli degli Eroi”, che verrà installato all’interno del Vittoriano. Al termine, il Presidente della Repubblica si è intrattenuto con i familiari presenti e con alcuni militari rimasti feriti nelle missioni di pace.