Milano, 2 mar. (AdnKronos) – Zero commissioni per chi fa, in Italia, commercio agroalimentare su eBay. Dal 2 aprile 2015 il marketplace internazionale permetterà ai produttori e alle imprese di commerciare senza costi aggiuntivi, pagando la tariffa delle inserzioni e non più con l’aggiunta del’8,7% sul valore finale. Claudio Raimondi, country manager di eBay in Italia, spiega che la volontà è di “aiutare le imprese dell’agroalimentare a digitalizzarsi, in un anno importante come quello dell’Expo” dedicato proprio al cibo e alla natura.
“L’agroalimentare italiano – aggiunge Raimondi, intervenendo ad un convegno a Milano – stenta a decollare sul web, è un settore che vale l’1% del commercio elettronico italiano, ma i suoi numeri potrebbero essere maggiori” visto che nel Regno Unito, ad esempio, vale il 13%. Con la scelta di azzerare le commissioni, eBay conta di far crescere ancora di più un settore che nell’ultimo anno ha segnato un +17% e che ha, come sottolinea il country manager, “un prezzo medio di 31 euro a prodotto”.
Ogni 73 secondi c’è un acquisto enogastronomico e, per questo, “oggi gli imprenditori agricoli – dice Maria Letizia Gardoni, delegato nazionale Coldiretti giovani impresa – investono anche su ecommerce, piattaforme digitali e marketing”. Le vendite digitali, spiega, “possono rappresentare una possibilità di sviluppo per le imprese, soprattutto quelle più piccole” che hanno difficoltà a vendere i loro prodotti all’estero.