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Estate: Sib, sotto al sole problemi concessioni balneari e canoni

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Roma, 4 mag. (Labitalia) – “L’estate è ormai alle porte, bisogna risolvere al più presto i problemi delle concessioni balneari e dei canoni pertinenziali”. Così Riccardo Borgo, presidente del Sindacato italiano balneari (Sib), che, con Labitalia, fa il punto delle problematiche ancora aperte nel settore. “Gli imprenditori balneari -spiega- aspettano un incontro con il governo per chiarire la situazione al più presto”.
“Ovviamente, molti stabilimenti hanno già aperto -assicura- ma i problemi non mancano. Ribadiamo la necessità che si trovi velocemente un’intesa relativa alle concessioni demaniali”.
“Una soluzione che però -avverte Borgo- può arrivare solo unendosi in una sorta di task force, costituita da sindacati, governo e imprenditori. Mi rendo conto che siamo alla vigilia delle elezioni, tuttavia non si può dimenticare il ruolo ricoperto dal turismo balneare nel nostro paese”.
Un altro problema del settore, continua il presidente del Sib, “riguarda i canoni pertinenziali che, di fatto, potrebbero mettere in seria difficoltà ben 300 imprese balneari”. “Una questione che, se non risolta velocemente, porterà alla distruzione di centinaia di imprese – avverte -che non sono riuscite a pagare canoni spropositati messi in seria discussione dalla magistratura e da tutti gli organi istituzionali che li hanno riconosciuti eccessivi e sbagliati”.
“C’è l’esigenza -sostiene Riccardo Borgo- di ottenere un atto amministrativo, che garantisca il rispetto di questo principio ordinamentale che, pur essendo tutt’altro che risolutivo, per qualche decina di imprese potrebbe attenuare, e di molto, gli effetti di una legge sbagliata che li sta spingendo alla chiusura dei cancelli”.
“Le imprese balneari pertinenziali -rimarca- si vedono così costrette al pagamento di canoni spropositati da 100 a 300 mila euro all’anno, a causa dell’errata applicazione dei valori Omi (Osservatorio mobiliare italiano), colpendo appunto circa 300 aziende, attualmente sull’orlo del fallimento”.