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Expo: dalla Calabria il cedro ‘perfetto’ della tradizione ebraica

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Rho, 30 set. (AdnKronos) – Alla ricerca dell’albero perfetto, in Calabria. Il cedro, frutto tra i simboli della Regione, presentato oggi a Expo in occasione della settimana di protagonismo calabrese, è anche un elemento cardine della cultura ebraica. “Il frutto ha un valore rituale durante una festa ebraica, la festa del Sukkot, che cade in questo periodo dell’anno”, spiega Alfonso Arbib, Rabbino capo di Milano.
Questo perché il “frutto ha una serie di valori simbolici. È un frutto che ha molto bisogno di acqua che è l’elemento centrale della vita umana e durante la festa del Sukkot il popolo ebraico prega per l’acqua per il mondo intero”. Inoltre, il cedro, “rappresenta da una parte il rapporto con Dio; dall’altra il rapporto col mondo e rappresenta l’unità dell’umanità”, sottolinea Arbib.
Durante la festa del Sukkot, “si prega per tutti perché l’acqua è un bene comune di cui tutti hanno bisogno” e anche perché “il frutto rappresenta – dice – anche una parte fondamentale del corpo umano, il cuore, quello che alimenta tutto il corpo, ciò che dà vita al corpo”. Così, spiega, “in qualche modo noi preghiamo che da questo frutto parta la vita dell’umanità intera”.
Il Rabbino Mosher Lazar è da decenni che viaggia in Calabria in occasione della festa religiosa alla ricerca del cedro perfetto, quello dritto e senza macchie. Ma nella tradizione, spiega poi, “la Bibbia ci dice di prendere quattro tipi di vegetazione: il cedro, la palma, il mirto e il salice. Questi quattro hanno quattro diversità” ciascuno, ma tutti con un importante valore simbolico.
“Il cedro – spiega – ha gusto e profuma; la palma ha solo il frutto, il dattero; il mirto ha solo il profumo; e il salice né l’uno e né l’altro. Queste sono le quattro tipologie di persone” che compongono l’umanità, secondo la tradizione. “L’intelletto è rappresentato dal frutto; il profumo è delle persone buone che fanno azioni buone per il prossimo”. La Bibbia, conclude il Rabbino Lazar, “dice di prendere tutto insieme perché tutti e quattro sono importanti” per l’umanità, conclude.