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Expo: Legambiente, Pedemontana gratis scelta demagogica

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Milano, 26 ago. (AdnKronos) – La scelta di rendere il transito sulla Pedemontana Lombarda gratuito fino al primo novembre, dopo la fine di Expo, è “demagogica”, rischia di “aggravare” i già seri problemi finanziari dell’autostrada e i costi verranno scaricati sulle casse della Regione Lombardia. Lo sostiene Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia.
“E’ il più bizzarro modo di fare i project financing mai visto nel mondo – dice Balotta – dopo essersi presi l’impegno di non far pagare una lira al committente pubblico attraverso l’adozione dei pedaggi, ora si gioca la facile carta del consenso facendo cadere inevitabilmente i grandi costi dell’opera alle casse pubbliche”.
Dieci mesi di detariffazione, calcola l’associazione, sarebbero di 1,5 milioni di euro di ricavi in meno “per le già vuote casse di Pedemontana. Ma quel che più sorprende e’ il fatto che una società vicina al collasso, non trovando nessuno che partecipa all’aumento di capitale per 230 milioni lanciato già due volte, possa permettersi di rinunciare all’ossigeno vitale di una decina di milioni di euro in piena crisi finanziaria e con una spesa complessiva da sostenere di 5,4 mld”.
A meno che, ipotizza Balotta, “non sia stato un modo per evitare la prova del mercato con tariffe care come quelle di Brebemi e con il rischio dello stesso fallimentare risultato di aprire senza traffico”. Secondo il nuovo piano economico finanziario di Pedemontana Lombarda, riapprovato dal Cipe meno di un anno fa, “le tratte aperte nel 2015 (tratta A e le 2 tangenziali) avrebbero dovuto far incassare circa una decina di milioni di euro l’anno, se la gratuità terminasse con la fine di Expo”.
“Rinunciare al pedaggio quindi – prosegue Balotta – non significa solo non aver incassato una decina di milioni, ma aumentare di almeno un anno il costo del debito almeno in relazione a quanto si sarebbe potuto rimborsare”.
Alla fine, conclude Balotta, “chi paga il costo dei mancati introiti sarà la Regione Lombardia, visto che non può pagare Pedemontana, che non ha i soldi per proseguire i lavori ne per pagare i debiti, non può pagare Serravalle, che non ha nemmeno i soldi per i propri investimenti, non intende pagare il Ministero delle infrastrutture può pagare solo la Regione, visto che l’idea di rinunciare al pedaggio è stata sostenuta del governatore Maroni. In questa fase di crisi non c’è peggior modo per spendere i soldi pubblici”.