Rho (Mi), 10 ott. (AdnKronos) – “Abbiamo insegnato agli italiani a rispettare le code”‎ e questa è una delle eredità immateriali di Expo. Scherza il commissario unico Giuseppe Sala durante il suo intervento a ‘Expo dopo Expo’, convention partita stamattina nell’auditorium del sito. E’ una sorta di anticipazione della festa conclusiva dell’Esposizione universale e Sala incomincia a tracciare un bilancio del semestre che si avvicina al traguardo: “E’ stato un percorso difficile, ma non sono atti di eroismo”, sottolinea.
L’importante è essere “contemporanei”‎, aggiunge Sala, ed Expo ha saputo farlo: “La gente si è impadronita dell’Esposizione, questa sarà un’altra giornata da 250mila persone”, dice poco prima di ricordare anche la partecipazione dei tanti bambini che sono arrivati a Rho con le scuole.
Guardando al passato, Sala ricorda che la sua missione è stata “cercare di mandare avanti le cose” e con la sua esperienza spiega che in organizzazioni complesse come questa “deve essere chiaro chi comanda, non ci sono alternative”. “Ma chi comanda – conclude – deve sapere che da solo non fa nulla”.