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Expo: siglata partnership con Franciacorta (2)

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(AdnKronos) – Per il settore, che conta circa 200 soci, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, 2.800 ettari di vigne, per un potenziale di 18 milioni di bottiglie, il 2014 si è concluso in crescita del 10% rispetto al 2013, con oltre 15 milioni di bottiglie vendute, delle quali circa un milione e mezzo all’estero. Le esportazioni oggi rappresentano il 9,2% e in un anno sono cresciute del 12,8%, contro il 9,7% del mercato nazionale. per questo, sottolinea Zanella, Expo 2015 è un’opportunità importante per il consorzio, che potrà mostrarsi in una vetrina internazionale e far conoscere anche il proprio territorio, ricco di storia, tradizioni ed eccellenze enogastronomiche”.
Diverse anche le attività ‘fuori Expo’ targate Franciacorta. Tra queste una serie di appuntamenti dedicati alle grandi personalità dell’esperienza vitivinicola italiana e il sostegno, come partner ufficiale, alla mostra ‘Il cibo nell’arte’ in programma a Brescia, a Palazzo Martinengo, dal 24 gennaio al 14 giugno. Un modo per “sottolineare il forte legame tra cibo, vino e arti figurative”, come spiega il ministro Martina che aggiunge: “Franciacorta sa rappresentare al meglio questo intreccio unico al mondo tra territori, vitigni, tradizioni, slancio innovativo e abilità umane che ha reso l’Italia una potenza del settore. Dobbiamo esserne orgogliosi e con passione raccontare tutto questo”.
Il governo, prosegue, “crede molto nel settore, considerato un pilastro fondamentale dell’economia”. Per il 2015 “si punta all’obiettivo dei 5 miliardi e mezzo di euro di export” e “si sta lavorando a numerose iniziative, come i diritti di impianto, “in discussione in questi giorni al consiglio dei ministri” e il rafforzamento delle attività di controllo e contrasto alla contraffazione, in particolare all’estero. “A giorni – aggiunge – si chiuderà il decreto per la dematerializzazione dei registri vitivinicoli, mentre siamo al lavoro per istituire il Testo unico delle norme sul vino” che servirà a dare ulteriore slancio a un comparto che “con i suoi numeri traina l’intero made in Italy agroalimentare”.