Home Nazionale Expo: tra ‘cielo e mare’, all’esposizione l’attività della Gdf aeronavale

Expo: tra ‘cielo e mare’, all’esposizione l’attività della Gdf aeronavale

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Milano, 21 lug. – (AdnKronos) – Il ruolo speciale della componente aeronavale e territoriale come combinazione irrinunciabile tra terra e mare per consentire alla Guardia di Finanza di svolgere pienamente le sue missioni istituzionali. Questa unicità di ruolo e di linee d’azione, sul territorio e a mare, è stato affrontato oggi a Expo, presso il Teatro della Terra, dove si è svolto, alla presenza del Comandante Generale della Guardia, Generale Saverio Capolupo, il convegno “Tra Cielo e Mare – L’attività della componente Aeronavale della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti”. Nel corso dell’incontro, organizzato e promosso dal Comandante dell’Italia Nord Occidentale, Generale Luciano Carta, hanno preso la parola, tra gli altri, il vice ministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero e il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare Barbara Degani.
L’unicità di ruolo e di linee d’azione trova due ulteriori punti di saldatura. Il primo è rappresentato dalle qualifiche di Polizia Giudiziaria a proiezione generale, vale a dire estese ad ogni genere di reato, che fanno capo a tutti gli appartenenti al corpo. Di conseguenza i finanzieri di terra e quelli del comparto aeronavale hanno gli stessi obblighi di ricerca delle notizie di reato, assicurazione delle fonti di prova, tempestiva informazione dell’autorità giudiziaria e le medesime possibilità d’intervento funzionali all’esercizio dell’azione penale da parte di quest’ultima. Quindi, quanto ai contenuti d’ordine giuridico, il percorso formativo ed addestrativo è identico.
Il secondo elemento di saldatura è dato dalle capacità investigative maturate dalle Fiamme Gialle in decenni di indagini di Polizia Giudiziaria svolte, sotto la direzione della magistratura e con il ripetuto ricorso a tutte le tecniche istruttorie previste dal codice di rito, per il contrasto ai traffici di droga, di esseri umani, di tabacchi lavorati, di armi e di merce contraffatta. Traffici che, in massima parte, vengono da oltremare e transitano per il mare, ma che producono i loro effetti all’interno del territorio e che fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che, senza soluzioni di continuità, si sviluppi con la massima integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.