Home Attualità Economia Favorire l’occupazione è la sola ricetta Galletti: “Ingiusto e sbagliato tassare le pensioni sopra i 2 mila euro”

Favorire l’occupazione è la sola ricetta Galletti: “Ingiusto e sbagliato tassare le pensioni sopra i 2 mila euro”

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Favorire l’occupazione è la sola ricetta Galletti: “Ingiusto e sbagliato tassare le pensioni sopra i 2 mila euro”
Angiolo Galletti

“Bisogna creare più occupazione e non mettere le mani nelle tasche dei pensionati.” Questo il giudizio di Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato Arezzo, in merito all’ipotesi di tassare con aliquote crescenti le pensioni superiori a 2 mila euro. “I dati sull’occupazione rendono sempre più chiaro cosa si deve fare – sottolinea Galletti – perchè se in Italia si raggiungessero i livelli della Francia ci sarebbero 3,5/4 milioni di occupati in più, che farebbero affluire all’INPS circa 40 miliardi di entrate contributive. Poichè tra questi occupati in più la stragrande maggioranza sarebbero giovani – prosegue Galletti – ci sarebbero spazi per diminuire le aliquote contributive di almeno 5-6 punti percentuali, con possibili riflessi sul salario netto dei lavoratori e in ogni caso sul costo del lavoro. In questa prospettiva, inoltre, aumenterebbero le entrate fiscali e quindi si libererebbero risorse per il welfare, la sanità e le politiche sociali”.

 

“Il problema del nostro Paese – evidenzia il presidente Anap – non è tanto l’andamento demografico, che vede l’aumento del numero degli anziani e la scarsità di nuovi nati (è anche questo, e si devono incentivare le nascite), e non è neanche il grande fardello del debito pubblico (quelli di Stati Uniti e Giappone sono più alti), ma è soprattutto il basso tasso di popolazione occupata, specialmente tra le donne e i giovani. Questo – conclude Galletti – dipende dall’andamento economico ma anche da impostazioni del mercato del lavoro e da retaggi culturali, come avviene nel caso delle donne. E’ su questo che vanno concentrati gli sforzi del Governo e indirizzate le scelte delle istituzioni europee, abbandonando criteri rigoristici troppo rigidi che non hanno risolto i problemi e li hanno invece aggravati.”