Roma, 17 mar. (AdnKronos) – Sono 101, di cui 61 morti e 40 feriti, le vittime di incidenti ferroviari sui binari italiani nel 2014. Un valore sostanzialmente allineato con la media dei principali Paesi europei, presi a riferimento per traffico, estensione della rete, organizzazione e sistemi tecnologici, e inferiore al trend dell’Unione Europea in generale. Anche quello il numero degli incidenti classificati come gravi rimane in linea rispetto ai maggiori Stati della Ue e al valore medio del periodo: lo scorso anno sono stati 114. Il volume complessivo di tutti gli incidenti (gravi e lievi) è in diminuzione. Ma quello che più colpisce è la causa di morte sulle strade ferrate nazionali: delle 101 vittime, ben 88 sono i pedoni coinvolti con 55 casi di decesso per attraversamento dei binari e 33 feriti gravi.
E’ un vero e proprio allarme quello che lancia l’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, che, oggi, presso la Commissione Trasporti della Camera, ha presentato la Relazione 2014. Una situazione, quella registrata dall’Ansf, che mostra segnali positivi ma anche il permanere di criticità come comportamenti scorretti dei pedoni e problemi tecnici.
Le altre cause di dcecessi e ferimenti, riferisce l’Agenzia, possono essere rinconducibili a problematiche legate agli aspetti tecnici, gestionali e manutentivi: tre operai investiti da un convoglio durante lavori in cantiere, due ferimenti gravi tra il personale delle imprese ferroviarie avvenuti in un urto contro una frana e in manovra.