Home Attualità Filcams: 2014 si chiude in calo per turismo ma per 2015 leggero ottimismo

Filcams: 2014 si chiude in calo per turismo ma per 2015 leggero ottimismo

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Roma, 12 feb. (Labitalia) – Arrivi e occupazione in calo nel turismo durante il 2014, ma i primi mesi del 2015 e l’Expo fanno ben sperare. E’ lo scenario delineato dalla Filcams Cgil. Il 2014 per il settore turistico è stato un anno di sostanziale tenuta rispetto al 2013, ma non per questo si può definire positivo in termini di arrivi e presenze. Da gennaio a ottobre, secondo i dati CeMu centro studi Filcams Cgil, elaborati da SL&A, gli arrivi sono diminuiti di circa 500 mila unità (-0,6%), 6,3 milioni in meno sono state le presenze (-1,8%).
Le imprese turistiche, pertanto, avrebbero perduto circa 550 milioni di fatturato, registrando un’ulteriore contrazione della permanenza media: si riconferma il rafforzamento del fenomeno delle ‘micro vacanze’. La diminuzione della domanda si è registrata sia negli alberghi sia nelle altre strutture ricettive, e ha riguardato in qualche modo tutti i macro-mercati.
“Sono dati che testimoniano come la ripresa, anche nel comparto turistico, resti fragile e quasi del tutto dipendente dal flusso di viaggiatori stranieri. La domanda interna appare ancora depressa e in continua evoluzione: vacanze sempre più brevi, in località vicine, con pochi pernottamenti fuori casa”, afferma Cristian Sesena segretario nazionale della Filcams Cgil. “Mai come in questa fase – avverte – sarebbe necessaria una politica industriale vera per tutto il comparto capace di orientare l’offerta in maniera meno estemporanea”.
Preoccupante infine il dato occupazione: “L’uso (o forse meglio dire l’abuso) dei voucher – sottolinea – evidenzia come la precarietà del lavoro continua a essere radicata fra le pieghe di un settore che, per esercitare appieno le proprie potenzialità, avrebbe bisogno di lavoratori stabili, preparati e motivati”. “A pochi mesi dall’inaugurazione di Expo spiace dover registrare disattenzione e lassismo proprio su questo fronte: i contratti del turismo sono scaduti da 18 mesi, i salari fermi, i diritti di più di un milione di addetti costantemente a rischio”, conclude il segretario.
Il centro studi Filcams riporta dati di diverse fonti. “Secondo le indagini condotte da Enit sull’intermediazione organizzata, gli operatori – riferisce – hanno indicato i trend di vendita della destinazione Italia per il periodo natalizio mostrando un’ampia soddisfazione: circa il 41% dei tour operator infatti ha dichiarato vendite in aumento, il 48% ha affermato che sono rimaste stabili e solo l’11% ha indicato una flessione; anche se le vendite ‘in aumento’ riguardano il 50,6% dei tour operator di oltreoceano e ‘solo’ il 34,9% dei tour operator europei”.
“Secondo Aica-Confindustria, nel confronto con il 2013 il tasso di occupazione delle camere, nel 2014, è rimasto stabile – riporta la Filcams – e solo un leggero incremento del prezzo medio praticato ha portato un segnale positivo”.”Ancora una volta le migliori performance – rimarca – sono state realizzate dalle aziende del segmento del luxury dove si è registrato anche un incremento delle presenze di italiani (+1,5% rispetto al 2013)”.
“Per Federalberghi, il 2014 ha fatto registrare un calo dell’occupazione – sottolinea la Filcams – nelle strutture alberghiere pari all’1,7%, che ha riguardato in misura più consistente i lavoratori a tempo indeterminato (-3,2%). Non è però possibile sapere quanto questo sia dovuto alla crisi congiunturale, piuttosto che non a dei veri e propri mutamenti strutturali, come ad esempio il sempre maggior ricorso alla terziarizzazione”.
“Nei primi 6 mesi dell’anno 2014 il ritmo di vendita dei voucher nel turismo è praticamente raddoppiato: ne sono stati infatti venduti 4,5 milioni solo da gennaio a giugno, contro i 5 milioni di tutto il 2013, a conferma che il ricorso a questa forma di lavoro è in costante espansione”, spiega.
“Buone notizie invece – osserva la Filcams – per il comparto turistico arrivano dalle previsioni di assunzioni per il primo trimestre del 2015 raccolte da Unioncamere Excelsior. Le previsioni di crescita sono ancora più accentuate: 13% contro il 9,5% del totale. Inoltre, altra nota positiva, il turismo sembra puntare soprattutto sui lavoratori non stagionali”.