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Fincantieri: Fiom, nuovi scioperi su contratto, vertenza arriva alla Camera

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Roma, 28 apr. (AdnKronos) – Continuano le proteste in Fincantieri a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto aziendale mentre domani i sindacati illustreranno la situazione alla Commissione Lavoro della Camera. Dopo la sospensione del confronto tra azienda e sindacati, la ripresa delle trattative è prevista per l’11 maggio. Intanto nei cantieri si continua a scioperare e alle 12 ore di astensione dal lavoro proclamate a livello nazionale se ne sono aggiunte già altre 6.
Nei giorni scorsi si sono fermati gli stabilimenti di Palermo (dove è in corso anche un presidio legato all’incertezza sul futuro dei bacini), Ancona, Monfalcone, Riva Trigoso, Sestri e all’Isotta Fraschini di Bari. Domani, 29 aprile, scioperano Castellamare di Stabia, Marghera e nuovamente i cantieri della Liguria. A riferirlo è la Fiom-Cgil. “Nel frattempo – denuncia- Nel frattempo sulle buste paga dei lavoratori si ripercuote il rifiuto di Fincantieri di prorogare l’integrativo scaduto: una settantina di euro in meno oltre alla scomparsa della prima tranche del premio di programma. “Tutti gli scioperi – sottolinea Bruno Papignani, coordinatore per la cantieristica per la Fiom-Cgil – sono unitari e riscontrano una grande partecipazione dei lavoratori che oltre al mancato rinnovo del contratto si trovano a fare i conti con la disdetta dell’integrativo precedente, una decisione di dubbia legittimità che suona come un ricatto in funzione delle trattative in corso”.
“Vedo che l’Ad dichiara di avere un ottimo rapporto con i vertici della Cgil e di parlare spesso con la segretaria Susanna Camusso. Non metto in dubbio la cosa, ma dubito che la segretaria della Cgil sia d’accordo con la conduzione del confronto da parte di un’azienda che mentre accusa i sindacati di avere atteggiamenti da anni ’70 manda a trattare dirigenti che si comportano come negli anni ’50”, afferma poi il sindacalista commentando le parole dell’ad del gruppo Giuseppe Bono.