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Fisco: architetti, sì a reti d’impresa e voucher digitale

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Roma, 20 mar. (AdnKronos) – “E’ inaccettabile che, oggi, una piccolissima società, ad esempio, di elettricisti possa accedere alle reti d’impresa e al voucher digitale, mentre un gruppo di giovani talenti dell’architettura non possa farlo”. E’ questo il messaggio della lettera inviata da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al sottosegretario al Tesoro Paola De Micheli e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.
Nella lettera Freyrie chiede che si rimuovano tutti quegli ostacoli che “impropriamente” sono stati posti ai professionisti, sancito invece in sede Ue, ad accedere alle possibilità e agli incentivi finalizzati ad aiutare lo sviluppo degli studi professionali, che altro non sono che Pmi.
“L’equiparazione dei liberi professionisti ad imprese è una definizione da tempo già presente nella giurisprudenza comunitaria e solo ora recepita nella giurisprudenza italiana” afferma, aggiungendo che “ad oggi sono presenti nell’ordinamento italiano numerose disposizioni di legge ed interpretazioni ministeriali, di natura fiscale, che contrastano con il principio comunitario che equipara i professionisti alle imprese”. Ed in base a quella equiparazione va da sé che “sia il voucher per la digitalizzazione che i contratti di rete siano applicabili anche ai professionisti”: serve, pertanto, conclude, siano fornite indicazioni utili, tese ad adeguare le prescrizioni con la normativa e la giurisprudenza comunitaria e, da ultimo, italiana.