Bruxelles, 18 mar. – (AdnKronos) – Trasparenza nei ‘tax ruling’, gli accordi fiscali anticipati siglati fra gli Stati Ue e le imprese multinazionali, e scambio automatico di informazioni ogni tre mesi fra i Paesi membri. La Commissione europea, quattro mesi dopo il suo insediamento, presenta il primo pacchetto sulla trasparenza fiscale per combattere le pratiche più opache che, secondo l’esecutivo Ue, causano mancati introiti agli Stati per miliardi di euro ogni anno.
Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha sottolineato che “non vietiamo tax ruling, ma vietiamo e contrastiamo l’opacità e le pratiche segrete. Spesso gli Stati membri non sono consapevoli di quello che fanno gli altri a livello fiscale e vogliamo evitare questo”.
Il pacchetto della Commissione Ue sul fisco è stato anche presentanto dopo lo scandalo degli accordi anticipati siglati fra centinaia di multinazionali e il fisco del Lussemburgo, Paese di cui il presidente dell’esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker, è stato ministro delle Finanze e premier per quasi vent’anni.